La produzione del Parmigiano Reggiano ha fatto registrare una flessione (-1,1% a dicembre 2014), che però è stata accompagnata da un aumento dell’export e dei consumi natalizi. Inoltre si sono aperte nuove ed interessanti prospettive a seguito della riapertura del mercato della Corea del Sud.
Per questo il Consorzio del Parmigiano Reggiano, ha di recente commentato positivamente la decisione delle autorità della Corea del Sud, che ha consentito la riapertura delle esportazioni; una condizione significativa non semplicemente per le quantità di produzione assorbite da quel Paese, ma soprattutto perché consente la ripresa di un percorso di incremento costante che si è registrato in questi anni e che riguarda anche diversi altri Paesi dell’area asiatica.
Inoltre, la riapertura delle frontiere coreane cade in un periodo che ha visto il sistema Parmigiano Reggiano segnato da altri elementi positivi.
Infatti, la produzione a dicembre, è diminuita dell’1,1%, segnando un’inversione di tendenza che determina sul 2014, una chiusura all’insegna di una sostanziale stabilità (circa 15.000 forme in più). Questi dati, ha fatto rilevare il Consorzio, costituiscono un segnale importante per i mercati, anche in attesa delle decisioni dei singoli produttori con riferimento alla riduzione del 5% approvata dall’Assemblea dei caseifici per il 2015 ed in linea con quanto già fatto da altri Consorzi di dop italiane. Una riduzione produttiva che consente di perseguire l’obiettivo del ripristino di un migliore equilibrio tra domanda e offerta.
Contemporaneamente, le esportazioni nei primi nove mesi 2014 hanno segnato un aumento a livelli superiori al 5%, mentre per il mercato interno si è registrato, in occasione delle recenti festività natalizie e di fine anno, un incremento delle vendite del 7% rispetto allo stesso periodo del 2013.
Proprio per sostenere il mercato in questo particolare periodo, sono state collocate 285.000 forme di Parmigiano Reggiano, che rappresentano il 15% dell’intera produzione destinata in pezzi al mercato interno.
