Il vaso Quattro Stagioni nasce in Italia quasi 40 anni fa. Inventato da Bormioli Rocco è diventato parte integrante della cultura culinaria italiana delle ultime tre generazioni, tanto che sono poche le abitazioni in Italia che oggi non ne contengono almeno un esemplare.
Considerato da sempre icona delle conserve fatte in casa, il vaso Quattro Stagioni si è evoluto nel tempo manifestando anno dopo anno la propria versatilità. Un viaggio che l’ha portato dalla dispensa a fare parte delle apparecchiature.
Divenuto anche oggetto di arredo grazie al suo design caratteristico e iconico è infatti un contenitore per pinzimoni, fiori, candele o elementi decorativi.
Nell’anno di EXPO l’azienda ha creato tre nuovi formati e li ha presentati nel corso di uno show-cooking con degustazione realizzato da Marco Bianchi, divulgatore scientifico della Fondazione Umberto Veronesi con la collaborazione di Fondazione Campagna Amica promossa da Coldiretti.
Protagonisti dell’evento sono le tre nuove capacità e formati del vaso Quattro Stagioni. Le nuove bottiglie da 20 cl. e da 40 cl., ideali per la preparazione di ricette tradizionali sottovuoto come passate e succhi di frutta, sono particolarmente adatti anche a contenere bevande e centrifugati a base di frutta e verdura, per la loro forma allungata e la pratica imboccatura che facilitano il riempimento. La chiusura ermetica con tappo a vite consente di pastorizzare il contenuto del vaso, il contenitore graduato è un elemento decisamente utile per la preparazione di cibi e freschi cocktail.
Il nuovo vaso con manico rappresenta un’idea molto originale per servire cocktail, macedonie e mille altre idee per aperitivi di tendenza. Il vaso è disponibile nella nuova versione azzurra in aggiunta a quella trasparente. Non idoneo per la pastorizzazione sopporta una temperatura massima di 50°.
Naturalmente queste caratteristiche si aggiungono al grande vantaggio del vetro, cuore della storica produzione di Bormioli Rocco dal 1825. Materiale ecologico per eccellenza il vetro è igienico, inerte, sterilizzabile ed è quindi il contenitore che per eccellenza può garantire la migliore conservazione di cibi e bevande.
Lo chef ha realizzato un Gazpacho di cipolla rossa, pomodoro, cetriolo, basilico, olio EVO, pepe, sale e tabasco. Seguiva un frullato drenante, con sedano, ravanelli, mela verde, melone, cetriolo e menta. La terza proposta era un frullato di ciliegie, albicocche, melone, mandorle e semi di papavero e lino tutti proposti nei nuovi formati.