Un prodotto d’eccellenza, degno dei Tre Bicchieri® della guida Vini d’Italia 2016 del Gambero Rosso.
È il risultato ottenuto dal Vintage Tunina 2013, bianco tra i più conosciuti e apprezzati dell’azienda agricola Jermann, importante realtà della vitivinicoltura italiana con sede nella frazione di Villanova (Farra d’Isonzo) e che ha nella cantina di Ruttars, nel cuore del rinomato Collio, il suo vero fiore all’occhiello. “Questo attestato di apprezzamento – sottolinea Edi Clementin, direttore dell’azienda agricola Jermann – ci riempie d’orgoglio, vista la cura che mettiamo nel far ‘nascere’ i nostri vini. I Tre Bicchieri® della guida sono uno stimolo a migliorarci ancora”.
Importante riconoscimento, dunque, per il Vintage Tunina, bianco prodotto con uve Sauvignon, Chardonnay, Ribolla Gialla, Malvasia Istriana e Picolit. Si tratta di un vino con tenore d’alcool pari al 13,5% e acidità 5,40 ÷ 5,60 ‰.
La particolare composizione del terreno – Marne prevalenti e arenarie appartenenti alla formazione flyschioide di età eocenica, caratteristiche della zona Collio con esposizione sud-ovest, nord-est – dona a questo vino caratteristiche uniche, immediatamente riconoscibili.
Ha un colore paglierino brillante, con riflessi dorati. Il profumo è intenso, ampio, di grande eleganza e persistenza, con sentori di miele e fiori di campo. Ha sapore asciutto, morbido, molto armonico, con persistenza eccezionale, dovuta al corpo particolarmente pieno.
Si abbina con primi tartufati, con grande varietà di piatti di pesce, soprattutto al forno e salsato, ma arriva a poter sposare anche carni bianche.
Le origini del Vintage Tunina risalgono alla vendemmia 1973, quando furono eseguite le prime prove di questo uvaggio, e due anni dopo ecco il debutto sul mercato del vino con la propria etichetta. In questo particolare uvaggio viene fatta una selezione delle uve migliori le quali vengono raccolte tardivamente, circa due settimane dopo la normale vendemmia su una superficie di circa 16 ha di vigneto coltivato sul Ronco del Fortino. Le forme di allevamento utilizzate sono guyot-cappuccina, con 6000-7000 viti per ettaro e con una resa di 40-60 quintali.
Il nome Tunina si riferisce alla vecchia proprietaria del terreno su cui è sito l’originario vigneto ed è dedicato all’amante più povera del Casanova, una governante a Venezia che per l’appunto si chiamava Tunina (Antonia). Già nel 1976 considerato da Luigi Veronelli “Il Mennea dei vini italiani”, poi vino dell’anno annata 1997 per il Gambero Rosso e Oscar del vino annata 1998 per l’Associazione Italiana Sommelier. Ancora una volta, il Vintage Tunina ha saputo conquistare un importante riconoscimento nel contesto della guida Vini d’Italia.
Ancora un attestato di apprezzamento per il vino bianco che nasce nel cuore del Collio friulano