Severino Garofano vigneti e cantine ha sede a Copertino, cittadina nel cuore del Salento, dove produce diverse etichette per lo più da Negroamaro puntando alla valorizzazione del vitigno.

La cantina è stata fondata vent’anni fa da Stefano e Renata Garofano seguendo gli insegnamenti del padre Severino, enologo irpino, conquistato dal grande potenziale della zona salentina. Tuttora la loro ambizione è di presentare vini che sappiano raccontare tutte le sfumature che la terra salentina conferisce ai vini.

Dai 30 ettari della proprietà, con una parte di vigneti storici, si ottengono tre vini da Negroamaro in purezza, due con un apporto di piccole percentuali di Montepulciano e Malvasia Nera di Lecce. Completa la gamma un passito bianco Le Briciole da Malvasia bianca e Chardonnay, in uguali percentuali. Quattro vini sono stati proposti in abbinamento con un menu dell’executive chef Nobuya Niimori di Sushi B ristorante giapponese nel cuore di Brera in un pranzo dove i vini e i piatti si sono esaltati a vicenda.

Girofle 2014, rosato del Salento ottenuto appunto da Negroamaro, dal bel colore rosa corallo, è stato piacevole al naso per i profumi di fiori e frutta rossa, nitido con una buona freschezza al palato all’assaggio in abbinamento alle preparazioni di polpo, tonno, capasante e con il Sigaro di pasta fillo con sarde, patate, pinoli e sisho, con le verdure miste croccanti.

Il secondo vino Simpotica 2011 da Negroamaro con un 10% di Montepulciano è ottenuto da vigne ad alberello di 25 anni. Durante la vinificazione sosta in barriques per 10 mesi e per 6 in bottiglia. Un naso intrigante di frutta nera e matura, seguita da un soffio balsamico con una netta liquirizia, sentori di spezie dolci, di terra e con un finale di tostatura. In bocca il vino ha tannini eleganti, una buona sapidità, un finale dove si ritrovano le note di liquirizia già percepite al naso. Il piatto abbinato è stato con protagonista l’Unaghi ovvero anguilla marinata.

Seguiva Le Braci 2007 ottenuto da uve solamente di Negroamaro surmature prodotto solo nelle migliori annate. Ottenuto da una macerazione di almeno 8 giorni sosta, dopo la fermentazione, in barriques per 10 mesi e in bottiglia per altri 18. Dopo un colore intenso che dal porpora sfuma sul granato troviamo a seguire un naso complesso sfaccettato. Dalla menta alla prugna, da frutti piccoli a liquirizia, proseguendo poi con vaniglia e altre spezie dolci meno evidenti. Morbido in bocca, lungo anzi lunghissimo in bocca lascia un ricordo piacevole di leggero amaro tipico del vitigno. L’accostamento, decisamente riuscito, è con una preparazione di maiale con verdure croccanti e tuorlo d’uovo.

Chiudeva il pranzo un calice di Le Briciole passito da Malvasia bianca e Chardonnay appassite su stuoie al caldo sole del Salento. Uno splendido colore giallo dorato intenso precede profumi di miele, spezie dolci e fiori bianchi appassiti. L’assaggio è suotuoso nella sua ricchezza, vellutatamente morbido, fresco e intenso, dalla piacevolissima persistenza. Il vino è diventato ingrediente del dolce in gelatina con una salsa ai cachi, mousse di cioccolato, aria al cardamomo e gelato alla caldarrosta. Indubbiamente un’abbinata speciale ottima al gusto e bella da vedere.

La nostra impressione è che il vitigno autoctono Negroamaro interpretato da Stefano e Renata Garofano è protagonista di vini mai banali, interpreti della tradizione ma attuali al tempo stesso. La scelta di proporre quattro delle sue creazioni da Sushi B ne ha enfatizzato il fascino e la qualità di ognuno di essi spingendoci a cercare di conoscere più a fondo un’azienda che rappresenta l’eccellenza del Salento, terra fra due mari.

www.vinigarofano.it

Giovanna Moldenhauer