Conclusa da poco la terza edizione di Piceno Open Anteprima, organizzata da Vinea Società Coop.Agricola, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Vini Piceni, tiriamo le somme di un piacevole soggiorno, ma soprattutto di un confronto serrato con i vini locali. Ad Offida, presso la sede dell’enoteca regionale delle Marche, sono state presentate le migliori produzioni enologiche del territorio, ed in particolare le tipologie appartenenti alla DOCG Offida e del Rosso Piceno.
Nel Piceno, la viticultura è protagonista, grazie all’impegno e alla passione dei viticoltori che hanno creduto nel prodotto, decidendo di non abbandonare le campagne, ma anzi investendo nel territorio. I risultati sono evidenti; la produzione enologica ha raggiunto significativi traguardi e ottenuto importanti riconoscimenti, anche legati al recupero e valorizzazione di vitigni autoctoni quali Passerina e Pecorino. La DOCG prende il nome da Offida, comune in provincia di Ascoli Piceno, ed è l’ultima, ma anche la più interessante DOCG della Regione Marche, istituita nel 2011.
Nel corso dell’evento sono stati presentati rispettivamente Offida DOCG Passerina, Offida DOCG Pecorino, Offida DOCG Rosso e Rosso Piceno Superiore. Le degustazioni (anonime) hanno evidenziato la peculiarità di questi vini, che esprimono freschezza e carattere, grazie a vigneti posti su ricchi terreni, a prevalenza collinare.
Il microclima, favorito dalla vicinanza al mare, che tempera le correnti dell’Appennino, favorisce la buona resa dei vitigni, e altrettanto degli ulivi, che danno un ottimo olio. La realtà vitivinicola picena conta su un totale di circa settemila cinquecento ettari di superficie vitata, di cui circa 4000 iscritti alla DOCG e DOC, una produzione complessiva paria 550 mila ettolitri (oltre la metà di quella della regione Marche).
Con riferimento ai vini presentati, DOCG Passerina (anno 2015) ha un corpo leggero, bouquet piacevole e fine; ma a mio giudizio può crescere ancora e dare migliori risultati, in quanto i vini degustati hanno rivelato una certa “uniformità”. Diverso e più completo, Offida DOCG Pecorino (2015, 2014) è un bianco audace, profumato, con importante acidità e grado alcolico. Di colore giallo paglierino intenso, si apre al naso con note calde, speziate e rivela corpo e struttura. Morbido in bocca, è un vino che appaga, e gode di grande favore del pubblico (il Pecorino risulta essere da almeno tre anni uno dei prodotti con maggiore incremento percentuale di vendite in Italia). Per me è stata una vera sorpresa, tanto è vero che ho acquistato un buon numero di bottiglie da fare assaggiare agli amici.
L’area picena è ideale per il vitigno Montepulciano, di grande complessità aromatica, utilizzato nella produzione (almeno 85%) insieme a vitigni a bacca rossa (15%). Offida DOCG Rosso (2013, 2012, 2011, 2009) è un vino di grande carattere e struttura, che rivela pienezza di aromi e gusto corposo. Austero e longevo, è un vino prestigioso.
Rosso Piceno Superiore DOC (2014, 2013, 2012, 1011) è un vino robusto, con un buon equilibrio tannico e aromatico. Di colore rosso rubino, talvolta con riflessi violacei, un bouquet fruttato, al gusto si rivela caldo e speziato. L’appellativo Superiore indica la produzione limitata (prodotto solo nella provincia di Ascoli Piceno) e l’ulteriore affinamento, rispetto al Rosso Piceno, che gli conferisce sensazioni più ricche. Questo vino rosso, uvaggio di Montepulciano e Sangiovese, è l’espressione più autentica del territorio, ed è perfetto abbinato alle carni, specie quelle alla brace.
In occasione della cena ufficiale presso il caffè Meletti, nel cuore di Ascoli Piceno, due grandi chef marchigiani, Errico Recalcati e Moreno Cedroni, hanno preparato un menù frutto della tradizione, rivisitato con incursioni orientali.
I grandi vini piceni hanno accompagnato i momenti conviviali del nostro soggiorno ad Offida, ospitati nell’elegante complesso “Casale”, hotel quattro stelle, incastonato nell’incanto delle colline. Perfetto per chi desidera trascorrere una vacanza all’insegna del comfort, a pochi chilometri da Ascoli Piceno.
Un ringraziamento e un plauso va agli organizzatori, in particolare a Vinea, società cooperativa che vanta circa 550 soci, la maggior parte dei quali produce alcune decine di migliaia di bottiglie, mentre sono una decina i produttori che producono dalle cinquecentomila ad oltre un milione di bottiglie.
Cinzia Dal Brolo