Per un litro di latte gli allevatori oggi guadagnano meno di 20 anni fa
Alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, in programma dal 28 al 31 ottobre a CremonaFiere, tra protagonisti i formaggi italiani, sempre più amati all’estero
“Dalla vendita di 1 litro di latte gli allevatori italiani guadagnano oggi meno di 20 anni fa”. Lo ha detto Antonio Piva, presidente di CremonaFiere, presentando l’edizione 2015 delle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona, in programma dal 28 al 31 ottobre presso gli spazi di CremonaFiere.
“La situazione attuale del mondo agricolo e zootecnico – ha proseguito Piva – è disastrosa. Il settore primario è schiacciato dalla trasformazione e dalla distribuzione, oltre che da costi di produzione estremamente elevati; una produzione che garantisce la qualità eccellente tanto apprezzata nelle nostre tipicità soprattutto all’estero”.
Negli ultimi cinque anni sono cresciute soprattutto le esportazioni di Asiago, Montasio, Caciocavallo e Ragusano (+36% per 1.867 tonnellate nel 2014 – fonte CLAL) ma anche di Grana Padano e Parmigiano Reggiano (+30% e 100.606 tonnellate). Il Gorgonzola, con esportazioni in crescita del 27% (16.455 tonnellate), non è stato da meno così come il Provolone (+22% e 5.187 tonnellate). Meno richiesto all’estero il Pecorino, le cui esportazioni sono aumentate del 2% (16.623 tonnellate).
Asiago, Montasio, Caciocavallo e Ragusano piacciono soprattutto ad americani e svizzeri, che tra gennaio e luglio 2015 ne hanno acquistato oltre 230 tonnellate, ma anche a tedeschi e francesi (oltre 100 tonnellate). Grana Padano e Parmigiano Reggiano vanno forte in Germania, dove nei primi sette mesi del 2015 ne sono state importate oltre 10 mila tonnellate, negli Stati Uniti (più di 7 mila tonnellate), in Francia (4 mila e 500) e nel Regno Unito (oltre 3 mila e 500). Tedeschi e francesi sono i maggiori esportatori al Mondo di Gorgonzola (oltre 20 mila tonnellate nel 2015) mentre gli spagnoli sono amanti del Provolone (più di 1.000 tonnellate importate).
“Una delle novità delle Fiere Zootecniche di quest’anno – ha concluso Piva – è il Milk Village, un’area per valorizzare al massimo l’intera filiera lattiera-casearia e le sue eccellenze. In questo spazio si terranno workshop e seminari per presentare a imprenditori agricoli e operatori del settore soluzioni innovative per migliorare il loro lavoro, ampliare il business ed entrare in nuovi mercati. Spiegheremo con dimostrazioni pratiche come trasformare il latte in azienda, una tendenza del resto in continua crescita nel nostro Paese”.
Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona riuniscono 4 settori dell’agroalimentare con la 70^ Fiera Internazionale del Bovino da Latte, uno dei principali eventi mondiali del settore, la 19^ Italpig – Rassegna Suinicola di Cremona, la 5^ Expocasearia, dedicata alla trasformazione del latte, e il 3° International Poultry Forum, riservato al settore avicolo. Le manifestazioni sono realizzate da Cremonafiere in collaborazione con le principali realtà del settore, tra cui AITA, ANAFI, ASSALZOO, CREA, CRPA, ERSAF, Federconsumatori, ISMEA, SIVAR.
CremonaFiere ha deciso di riunire queste quattro componenti per facilitare l’incontro, il confronto e lo sviluppo di nuove relazioni tra gli operatori italiani e internazionali, a vantaggio delle aziende che operano in più di un settore. Alle Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona gli espositori e visitatori possono incontrare gli operatori più qualificati a livello mondiale. Sono in arrivo 11 delegazioni di operatori professionali provenienti da mercati esteri dinamici e che si stanno rivelando particolarmente interessanti per trovare nuovi sbocchi commerciali.