La Svizzera è indubbiamente rinomata per la sua elevata qualità nella produzione di formaggio.
Questo è dovuto al fatto che il governo svizzero è fermamente intenzionato a preservare la bellezza e la naturalezza dei paesaggi e di conseguenza incentiva e favorisce maggiormente una produzione casearia artigianale (sono moltissimi i formaggi svizzeri prodotti in alpeggio nelle malghe), a svantaggio di una produzione industriale, che pure esiste.
100% Latte svizzero
Solo ingredienti genuini
Senza conservanti né additivi
Ricchi di gusto
I formaggi svizzeri nascono da un’armonia perfetta di natura, storia e tradizione. Il paziente lavoro dell’uomo e lo scorrere del tempo creano, insieme, prodotti unici e genuini, che hanno saputo mantenere inalterato nei secoli la loro bontà. Le materie prime per produrre i formaggi svizzeri sono sempre le stesse: latte fresco, caglio e sale. Il latte appena munto viene trasportato al caseificio ancora caldo, con un breve percorso. Per questo mantiene vive tutte le sue originarie proprietà organolettiche. Anche il metodo di produzione è rimasto invariato, a parte i necessari miglioramenti nella tecnica di lavorazione e nella meccanizzazione delle attrezzature, così ancor oggi, il formaggio svizzero è prodotto davvero secondo natura.
Dall’alimentazione delle mucche fino alla stagionatura finale del formaggio, infatti, non si può utilizzare alcun tipo di additivo; occorre sempre seguire esclusivamente le regole della natura, della tradizione e dell’esperienza. Questo antico metodo di produzione fa del formaggio svizzero un prodotto unico, lontano dai ritmi delle grosse produzioni, industriali e sempre selezionato tramite accurati e scrupolosi controlli. I formaggi svizzeri sono riconosciuti in tutto il mondo per l’alto livello di qualità. Sono ideali per un’alimentazione completa ed equilibrata perché garantiscono un apporto naturale di calcio, vitamine, proteine e fosforo. Un vero tesoro di natura, in tante ottime forme.
Tra i formaggi svizzeri più conosciuti si possono annoverare senza dubbio l’Emmentaler e il Groviera (Le Gruyère DOP), ma anche la Raclette (Raclette du Valais DOP) e il Tête de Moine AOP.
Sono circa 400 le varietà di formaggio svizzero, improntate prevalentemente su latte vaccino, di cui 9 hanno ottenuto la denominazione AOC (Denominazione di Origine Protetta), poi definita DOP a livello europeo.
- Vacherin Mont-d’Or DOP: Formaggio a pasta molle dal gusto delicato e dolce, prodotto nei caseifici del Giura vodese al confine con la Francia. La peculiarità di questo formaggio è la scatoletta di legno di pino in cui viene avvolto che gli conferisce uno spiccato sapore di tannino. Prodotto solo nei mesi invernali, da Ottobre a Marzo, ha una stagionatura di 4 settimane.
- Vacherin Fribourgeois DOP: Originario del cantone di Friburgo questo formaggio a pasta semi dura caratterizzato da un gusto delicato e cremoso è considerato l’elemento principale per la preparazione della fonduta.
- Etivaz DOP: Si tratta di un formaggio più unico che raro, prodotto con il metodo dei groviera e solamente in estate;
- Tête de Moine DOP: Ossia “Testa di Monaco”, chiamato così poiché le sue origini vanno ritrovate nel XII secolo nel monastero di Bellelay. La caratteristica è quella di non dover essere tagliato ma raschiato con un apposito strumento chiamato Girolle. Si ottengono così delle rosette di formaggio che esaltano il suo profumo e il suo sapore.
- Berner Hobelkäse DOP: Prodotto durante l’alpeggio nella zona di Berna, stagionato per più di 6 mesi, viene tradizionalmente tagliato in lamelle sottili e consumato come aperitivo;
- Le Gruyère DOP: Formaggio a pasta dura prodotto nella zona di Gruyère nella Svizzera francese da mucche pezzate bianco e nere. La peculiarità di questo formaggio svizzero è la tecnica utilizzata durante la stagionatura: la crosta viene infatti spazzolata con acqua e sale in modo da conferire un aroma particolare e un sapore che varia tra il dolce e il piccante.
- Raclette du Valais DOP: Formaggio originario delle montagne svizzere oggi diffuso su tutto il territorio. E’ un formaggio a pasta semi dura la cui caratteristica è quella di fondere vicino ad una fonte di calore.La pasta viene raschiata con la lama di un coltello. Tipico piatto svizzero si accompagna preferibilmente con patate bollite e sottaceti.
- Sbrinz DOP: Considerato il più antico dei formaggi svizzeri, lo Sbrinz ha una pasta etichettata come extra dura. In realtà è fine e friabile, asciutta dal gusto lievemente piccante. E’ prodotto nella Svizzera centrale. La maturazione delle forme di Sbrinz deve essere di minimo 16 mesi di cui almeno 12 nella zona di origine. Tessiner Alpkäse DOP: Il formaggio delle Alpi ticinesi, che viene stagionato anche più di 10 mesi.
Ricette:
Tournedos al balsamico con chutney di cipolle e rosette di Tete de Moine
Ingredienti per 4 persone:
4 filetti di manzo
8 fettine di pancetta
8 rosette di Tete de Moine
1 vasetto di chutney di cipolle rosse
1 mazzetto di timo
2 foglie di alloro
aceto balsamico
bacche rosa
burro,sale, pepe
Preparazione:Bardate i filetti con le fettine di pancetta, legateli con due giri di spago da cucina e inserite nello spago qualche rametto di timo. Scaldare bene sul fuoco la piastra, imburratela, unite l’alloro e cuocete i filetti pochi minuti per parte aumentando il tempo di cottura se preferite la carne ben cotta. Salate la carne al termine della cottura, pepatela e conditela con poche gocce di balsamico. Servitela subito con una cucchiaiata di chutney e con le rosette di formaggio spolverizzate di bacche rosa leggermente pestate.
Involtini di bresaola, pere e Appenzeller
Ingredienti per 4 persone:
200 g di mascarpone freschissimo
100 g di appenzeller
1 pera soda e matura
1 mazzettino di rucola selvatica
succo di limone
olio extravergine di oliva
aceto balsamico
pepe nero di mulinello
Preparazione: Grattuggiate 50 g di Appenzeller e incorporatelo al mascarpone mescolando fino a ottenere un composto cremoso. Pulite la rucola, lavatela e scegliete le foglie più piccole. Lavate la pera, dividetela a metà, eliminate il torsolo, ricavatene 12 fettine molto sottili e spruzzatele con il succo di limone. Sbucciate il resto della pera e tagliate la polpa a cubettini. Distribuite il mascarpone sulle fette di bresaola, aggiungete due foglioline di rucola, la dadolata di pera e una macinata di pepe.
Arrotolate gli involtini su un lato, metteteli sul vassoio con le fettine di pera, condite con un filo di olio, qualche goccia di aceto balsamico e cospargete gli involtini con l’Appenzeller rimasto tagliato a scagliette .