Ormai il conto alla rovescia è giunto quasi alla fine: nella serata del 24 ottobre si apre al Lingotto fiere il Salone internazionale del Gusto con Terra Madre, con la parata con le bandiere di tutti i partecipanti.
Fino al 29 ottobre possibilità di incontro con cibi e culture provenienti da tutto il mondo nell’ottica della sostenibilità, del rispetto per la biodiversità, dell’attenzione al cibo salubre, contro una logica che sta strangolando l’agricoltura locale, soprattutto ma non solo nel Sud del Mondo, come ricorda il fondatore di Slow food Carlo Petrin.
Nel Mercato del Salone del Gusto porte aperte alle comunità del cibo, con le proposte dei contadini, allevatori, pescatori e cuochi riuniti nella rete di Terra Madre, che racconteranno tra le bancarelle delle loro vite di coltivatori e allevatori di cibo.
Nei padiglioni 1, 2 e 3 di Lingotto Fiere, oltre duecento prodotti dai presidi Slow Food, dalle comunità di Terra Madre e centinaia di espositori, organizzati per regioni italiane e non. L’Oval ospita il mercato internazionale, per scoprire centinaia di prodotti sconosciuti, condividere i progetti e le campagne di Slow Food nel mondo e passeggiare tra le bancarelle dei Presìdi Slow Food e dei Mercati della Terra di Tel Aviv, Beirut, Mumbai, Foça e Tcherni Vit.
All’interno, aree ristorazione a cura delle regioni italiane presenti, mentre Africa e Asia propongono cucine etniche e cibo di strada, dalla focaccia ligure alle specialità mediorientali del Kirkuk caffé a cura dei cuochi di Terra Madre.
Tanti i presidi di prodotti tipici ed unici presenti: dall’aglio di Resia in Friuli all’amaranto di Tehuacan in Messico, dal grano tunisino di Lansarin e Gaffaya ai pomodori di Napoli, dall’Asiago stravecchio di Asiago al formaggio romeno Branza, dal bulghur turco al cacao ecuadoregno, dal cardamomo del Guatemala alla circerchia marchigiana.
Cinque giorni da vivere, mangiando, ascoltando dibattiti e scoprendo nuove realtà culturali: il programma completo è disponibile nel sito ufficiale della manifestazione.