La Robiola di Roccaverano DOP, storica produzione casearia della Langa Astigiana, sarebbe originaria della Liguria o delle valli prealpine lombarde, prendendo il nome dal comune di Robbio Lomellina in provincia di Pavia, e solo in un secondo momento si sarebbe diffusa in Piemonte.
L’area di produzione è ampia, ma oggi viene identificata con il comune di Roccaverano, in provincia di Asti.Oltre che a Roccaverano, la robiola è prodotta anche nella provincia di Alessandria e nella parte orientale del territorio delle Langhe.
Questa tipica robiola piemontese, viene prodotta ancora oggi secondo l’antica ricetta tradizionale, che prevede la lavorazione di latte crudo intero di capra, misto (mucca, pecora e capra) o in purezza, a cui si aggiunge caglio, al fine di ottenere un ottimo formaggio fresco da tavola, saporito e delicato. Nel caso in cui sia prodotto con latte caprino in purezza, sulla confezione è riportata la scritta “pura capra”, una versione oggi quasi introvabile, o almeno disponibile solo in alcuni periodi dell’anno. E’ un formaggio a pasta bianca, fine, senza crosta, ricco di calcio e di vitamine: A, B1, B2 e PP. Lo si può conservare anche sott’olio, in salse e condimenti speciali o arricchito con erbe aromatiche, oppure in frigorifero per un limitato periodo di tempo.
Una ricetta speciale, che può arricchire la tavola delle feste:
Nel Marzo del 1979 la Robiola di Roccaverano ha ottenuto, per le sue elevate qualità organolettiche, la Denominazione di Origine attraverso un decreto del Presidente della Repubblica.
Foto by Assopiemonte
Claudia Di Meglio