XIII salone dei vini e dei territori vitivinicoli italiani
Al Grand Hotel Excelsior di Napoli le sfilate di alta moda non sono inusuali, essendo la perfetta location per chi vuole presentare al meglio una collezione di gran classe. Qualche sera fa “inusuale” è stata invece la collezione che si è presentata: i migliori vini che il mercato propone. E allora ecco 500 prestigiose etichette, provenienti da tutt’Italia, tutte in fila negli stand delle 100 cantine che sono state illustrate, con dovizia di particolari, da esperti sommelier. Un pubblico di attenti operatori ed appassionati del “buon bere” ha affollato il Salone degli Specchi dell’hotel di lusso del lungomare partenopeo, scintillante di luci che si prepara alle festività natalizie. E’ stata questa l’occasione per l’anticipazione della XIII edizione di Vitignoitalia.
“E’ certamente motivo di grande soddisfazione – sottolinea Maurizio Teti, Direttore di Vitignoitalia – notare come la nostra manifestazione di maggio, e la nostra Anteprima, rappresentino realmente una vetrina del meglio della produzione vitivinicola nazionale. Appuntamenti molto apprezzati dal pubblico ma anche dai produttori che in queste situazioni riescono ad avviare e a consolidare importanti rapporti commerciali”.
Vitignoitalia infatti, grazie anche al patrocinio del MIPAAF e del Comune di Napoli, al supporto della Regione Campania e di Unioncamere Campania e alla collaborazione con ICE (Istituto per il Commercio Estero) e ITA (Italian Trade Agency), conferma la sua attenzione per l’aspetto business, con buyers provenienti dai principali mercati internazionali e una forte attività volta a favorire gli incontri tra il mondo produttivo e la sfera commerciale.
Chiediamo al Direttore Teti se ha notato nel corso degli anni una crescente “cultura del vino” da parte degli addetti al settore:
“E’ vero – conferma Teti – spesso ci sentiamo rivolgere dai produttori complimenti sulla competenza delle persone presenti all’iniziativa. Sia gli operatori che i winelovers partenopei mostrano in effetti un approccio assolutamente corretto con il mondo del vino. Ed è bello poter dire, senza alcuna presunzione, che molti dei nostri affezionati sono praticamente cresciuti con noi, seguendoci in questo percorso che ha come obiettivo principale quello di promuovere un corretto consumo del vino”.
In un salone attiguo a quello degli Specchi sono state presentate alcune eccellenze gastronomiche, come ad esempio quelle delle aziende produttrici di cioccolato: “Mario Gallucci” di Napoli che dal 1890 segue la tradizione di famiglia e che ha offerto torroni di vari sapori; “Torta Pistocchi” di Firenze che ha presentato la torta al cioccolato fondente e che quest’anno ha conquistato a Londra l’International Chocolate Awards, come dire l’oro ai mondiali. L’angolo dei formaggi, presentati da “Sogni di Latte” è stata certamente l’azienda che ha riscosso il maggior interesse, sia per l’alta qualità dei formaggi di fattura artigianale, che per la coreografia nell’esposizione dei prodotti caseari – fra cui la forma di gorgonzola a cucchiaio – di cui l’azienda è specializzata nella distribuzione. Il momento più atteso è stato quello del taglio della forma di toma della Valsesia di Borgo Formaggi selezione Valter Iulini.
Fra le tante cantine abbiamo notato quella degli “Astroni” di Napoli. La famiglia Varchetta, giunta alla quarta generazione, conta cento anni di produzione principalmente di vitigni autoctoni pre-fillosserici quali: Falanghina (Colle Imperatrice, Vigna Astroni, Strione, nonché lo spumante brut Astro) e Piedirosso dei Campi Flegrei (Colle Rotondella e Tenuta Camaldoli). L’impegno di Cantine Astroni è oggi orientato anche alla cultura dell’ospitalità con eventi enogastronomici, mostre e lezioni tematiche di approfondimento. La Cantina “Leone de Castris” di Salice Salentino (Le) produce la linea “Perlui” che comprende quattro vitigni autoctoni: Negramaro (Salice Salentino DOC) e Primitivo (Salento IGT) entrambi di origine salentina; Susumaniello IGT e Ottavianello rosso IGT Salento, di origine pugliese, che l’azienda decise di valorizzare e riscoprire quale felice sintesi di un attento bilanciamento tra tradizione e innovazione.
Harry di Prisco