Mai Dire Mai Amarone della Valpolicella DOCG 2010 di Pasqua è un vino eccellente che ha ottenuto diversi prestigiosi riconoscimenti. Nel corso di un incontro l’Amministratore Delegato Riccardo Pasqua lo ha presentato insieme con due annate di Terre di Cariano Amarone della Valpolicella Classico DOC di Cecilia Beretta, cantina appartenente alla famiglia Pasqua dalla fine degli anni Quaranta.
Il Merano Wine Festival ha assegnato nella sua selezione Award 2017 il bollino Gold – ovvero con un punteggio tra 90/100 e 94,99/100 – indicandolo “quale prodotto di eccellenza superiore, grazie a una produzione artigianale di grande qualità frutto di passione e dedizione”. Un Amarone di grande concentrazione, struttura, eleganza che è stato premiato anche da Doctor Wine 2018 con 93/100 punti e ha ottenuto da Gambero Rosso Vini d’Italia 2018 2 Bicchieri Rossi.
“L’Amarone Mai Dire Mai è una delle migliori interpretazioni del nostro stile – ha commentato Riccardo Pasqua – vino potente e dalla grande personalità ha origine in un vigneto dalla bellezza dirompente. Presentato solo due anni fa sta ottenendo ottimi riconoscimenti di cui siamo molto onorati”.
Il vino è stato ottenuto da un’annata fresca e piuttosto piovosa, considerata eccellente dai critici. Le ultime fasi della maturazione sono state caratterizzate da sbalzi termici elevati, che hanno permesso un ottimale accumulo di zuccheri e antociani e pertanto una maturazione fenolica dell’uva molto buona.
Un’annata che ha permesso di ottenere grandi vini con un eccellente potenziale di invecchiamento. Montevegro, il vigneto di 23 ettari che da vita a questa etichetta, è sito su una collina a 350 metri di altezza esposta su tutti i fronti, che guarda la Val d’Illasi e la Val di Mezzane, con i Lessini alle spalle, e un suolo di origine basaltica e calcarea che garantisce una mineralità ottimale, tutte caratteristiche perfette per generare vini di alta qualità.
Le uve di Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta, varietà autoctone della Valpolicella, sono raccolte a mano, selezionate con grande attenzione e poste ad appassire in cassette per 4 mesi per ottenere una concentrazione zuccherina di 3,72 nel millesimo 2010.
Successivamente alla pigiatura delle uve, viene effettuata una macerazione prefermentativa a freddo. La fermentazione avviene in acciaio a temperatura controllata per 40 giorni. L’Amarone 2010 “Mai dire Mai” è al naso intenso con profumi di frutta piccola nera di sottobosco, amarena, poi note di legno di cedro, cacao, poi cuoio.
All’assaggio ha struttura, morbido con tannini sono decisi ma eleganti, avvolgente, persistente con il retro gusto che richiama la piccola frutta nera, il cioccolato fondente, i chiodo di garofano e una nota di caffè. Un vino che ha grande complessità e freschezza grazie anche all’importante acidità.
Con l’occasione abbiamo assaggiato anche Terre di Cariano Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2008 e Terre di Cariano Amarone della Valpolicella Classico 2004 di Cecilia Beretta, cantina dagli stessi Pasqua gestita puntando alla riscoperta della più alta essenza enologica dei vini della Valpolicella, e quindi producendo una selezione limitata di etichette di gran pregio.
Tra i filari, negli oltre cinquanta ettari vitati di proprietà, cui se ne aggiungono altri 35 in affitto, la conduzione agronomica è convenzionale, rispettosa al massimo dell’ambiente, dell’ecosistema e della biodiversità.
L’annata 2008 è ottenuta da 60% Corvina, 25% Rondinella, 5% Corvinone, 5% Croatina., 5% Oseleta. Le caratteristiche del clima molto fresco ha permesso alle uve una lenta e graduale maturazione, un’importante sintesi di sostanze coloranti, lo sviluppo di un’ottima acidità che hanno conferito al vino grande eleganza e finezza.
Di un bel colore rosso intenso evidenzia nella degustazione un naso ampio con aromi di prugna, sentori di cacao, tabacco, vaniglia, note speziate. In bocca era caldo e avvolgente, con tannini molto dolci, smussati e ottima persistenza con, al retrogusto, sentori che evocano le note olfattive. Il millesimo 2004, ottenuto dalle stesse percentuali di varietà, proviene da un’annata importante per i vini della Valpolicella.
Di un bel colore rosso rubino dai tenui rilessi granato, al naso si presenta ampio, con profumi di frutti di bosco e confettura di more, note speziate che suggeriscono cacao, tabacco e torrefazione. In bocca è ricco, caldo e morbido, con tannini maturi e setosi, ben equilibrato, molto persistente con sentori che richiamavano la degustazione olfattiva.
di Giovanna Moldenhauer