L’Associazione Deditus associa le aziende vinicole produttrici di Barolo, avendo in comune alcuni valori fondamentali, come tradizione, famiglia, vigneti e qualità.
Nella riunione di quest’anno gli interventi dei maggiori produttori sono stati moderati da Giorgio Dell’Orefice, vice caposervizio del giornale Sole 24 Ore. Il tema centrale è stata l’ultima vendemmia.
L’Associazione Deditus ha così organizzato la giusta occasione. Si sono tirate le somme del 2020 in materia di vini, vigneti e mercati enologici. Ne è emerso, quasi all’unanimità, che la vigna è stata la vera vincitrice di quest’anno così negativo per tanti altri settori. Molti produttori hanno espresso la loro opinione al riguardo. In tanti hanno parlato di vigneti come espressione di forza, coraggio contro le avversità, rinascita. Tutti termini evocativi che, volenti o meno, hanno caratterizzato il 2020 di tutti noi.
Lo stesso presidente dell’Associazione, Gianni Gagliardo, nel discorso di apertura esprime il suo entusiasmo con parole fiere e di grande impatto. “Vorrei che questa vendemmia rappresentasse un atto di riconquista della normalità e consolidamento della positività, con la certezza di un futuro sereno per tutti coloro che vivono seriamente e generosamente il mondo del vino”.
In ambito strettamente enologico gli scorsi mesi si sono rivelati non privi di sorprese. Una primavera anticipata ha, infatti, dato modo alle piante di germogliare precocemente. Grazie poi alle temperature più fresche di maggio e giugno, e a un agosto caldo, le uve sono maturate in modo perfetto. Sane, con un alto grado zuccherino e una giusta maturità fenolica. Le parole d’ordine di questa annata sono state tante. Qualità, quantità, profumi e grappoli. Un mix invidiabile, che ha dato gran soddisfazione all’associazione Deditus e ai maggiori esponenti del settore.
Le tenute vinicole coinvolte sono molte. Citiamone alcune. L’azienda Pio Cesare e la Sandrone Luciano. Poi ancora l’Azienda Azelia e la Prunotto. Sono solo alcuni dei produttori associati grazie alla bontà e qualità del Barolo tutto italiano.
Anche le prospettive future del mercato sono state uno degli argomenti cardine dell’incontro. Le grandi soddisfazioni provenienti dalle vigne hanno fatto da contrappeso alle ingenti perdite. Dovute alla chiusura del circuito horeca (alberghi, ristoranti, bar, ecc). Ma anche al minor afflusso di turismo nazionale e internazionale. Nonostante questo il Barolo ha vinto la sfida grazie alla sua fama indiscussa e all’apprezzamento continuo del mondo enologico. Questo vino promette agli esperti del settore una sicura ripartita, perché simbolo di qualità e cultura italiana. Uno dei vini più rappresentativi della nostra cultura enologica nel mondo.
A questo punto, però, le sfide non finisco qui. Si aprono nuovi scenari per i produttori vinicoli. Un profondo spirito innovativo non può mancare. Investire nel web, nel mondo digitale, è il leitmotiv tra i membri dell’Associazione. Creare, supportare e incentivare canali diretti. Lo scopo è mettere in relazione il produttore e il consumatore. I clienti sono sempre più smart e le nuove esigenze necessitano di soluzioni inedite. Bisogna lasciare spazio anche al circuito delle enoteche, che negli ultimi anni hanno preso sempre più piede.
Sul sito ufficiale Deditus trovate tutte le informazioni.