Il QTNC (Consiglio Nazionale del Turismo del Qatar) ha rivelato 10 curiosità sul Qahwa, il caffè arabo. Le tradizioni, i rituali e le curiosità su questa variante pregiata di caffè, nota in tutto il mondo
Qatar e caffè Qahwa: tradizioni dove il caffè ha un ruolo fondamentale nell’ambito dell’ospitalità del Paese. Infatti, con una tazza di caffè pregiato di questa variante si accoglievano e intrattenevano ospiti e amanti della bevanda. In più, in passato c’era proprio una cerimonia tradizionale, con utensili, gesti e rituali. Persino l’ordine in cui si servivano i commensali aveva un significato particolare.
Bere il Qahwa insieme significava socializzare. La storia di questa bevanda racconta la ricchezza storica e culturale del Qatar garantendo al contempo agli ospiti la possibilità di godere appieno dell’esperienza autentica dell’ospitalità mediorientale. Quali sono le curiosità che nasconde questo caffè?
10 curiosità sul caffè Qahwa
Secondo una leggenda araba, questo caffè fu scoperto dalle capre del pastore Kaldi. Infatti, il pastore scoprì che le capre avevano una maggiore vivacità dopo aver masticato e mangiato chicchi di caffè, per le sue proprietà energizzanti. In più, secondo la tradizione, è maleducazione rifiutare una tazza di caffè arabo offerto da un abitante del Qatar.
Infatti, rifiutarsi significa avere un secondo fine che non è quello della socialità. Per questa miscela, c’è una caffettiera tradizionale, che si chiama dallah. La tazza tradizionale si chiama finjaan (significa tazza fine). L’ospite tiene la tazza nella mano destra e mai piena fino all’orlo. Infatti, anche la tazza troppo piena è considerata un’offesa.
Dietro al Qawha c’è un lavoro importante. Il caffè arabo viene bollito, filtrato e generalmente preparato con il cardamomo. Il colore e l’intensità dipendono dalla preparazione e quello con zafferano è più chiaro e dorato. In alcune varianti, si aggiungono chiodi di garofano e cannella per renderlo maggiormente aromatico. La tazza si scuote leggermente di lato prima di finire. Di solito, se ne bevono 3 tazze. Il commensale più giovane serve il caffè per tutti. Si inizia a servire dagli ospiti a destra.
Se c’è una persona importante, nel qual caso questa viene servita per prima. Secondo gli studi più recenti, il Qawha riduce l’insorgenza di malattie quali la demenza, il diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. Inoltre, si suppone che possa aiutare a prevenire alcune forme di cancro quando assunto con moderazione.
Il caffè nella qualità arabica è il più consumato al mondo. L’80% dei chicchi di caffè consumati nel mondo è di questa qualità. Si coltiva in climi tropicali, a un’altitudine compresa tra i 1.200 e 1.500 metri. Si riconosce grazie al suo sapore unico, all’alta qualità e all’aroma intenso. C’è anche un campionato dedicato a questo caffè in Qatar!
Si chiama Barista Championship. I migliori baristi del Paese si sono sfidati per essere incoronati campioni di latte art (decorazione delle bevande dei bar) e formarsi nella prestigiosa MUMAC Academy in Italia. Il caffè arabo si gusta con i datteri, perché la bevanda si gusta amara. Si possono servire anche altri dessert.
Il Qatar ama il caffè. Si tratta di un simbolo e la cultura del caffè è sentita nel Paese. Ogni settimana appaiono nuove proposte esclusive. Nella capitale del paese, Doha, c’è una caffetteria ogni 200 metri. Se ci si trova in Qatar, ci sono 5 posti da visitare: Flat White Specialty Coffee, Café 42, Halo Café, Harvest Coffee, Gastronomy Café.
Qatar National Tourism Council
Il Qatar National Tourism Council si occupa di consolidare stabilmente il Paese come luogo in cui l’autenticità culturale incontra la modernità. Infatti, qui persone di tutto il mondo si riuniscono per fare esperienze uniche nell’ambito della cultura, dello sport, degli affari e dell’intrattenimento per tutta la famiglia. Il suo lavoro del QNTC ha il sostegno della QNTSS, Strategia Nazionale del Settore Turistico del Quatar, che cerca di diversificare l’offerta turistica del Paese e incrementare le spese dei visitatori.
Il governo nel 2017 ha designato il turismo come settore prioritario nel perseguimento di un’economia maggiormente diversificata e di un settore privato più attivo.