A tutela della viticoltura Eroica sta per essere introdotta una  specifica etichetta secondo i requisiti fissati dal CERVIM (Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana)

L’Italia è uno dei leader mondiali di produzione vitivinicola, con un sapere millenario e avanzate tecniche di produzione. Tuttavia, il Covid ha visto anche per noi una diminuzione delle vendite dirette oltre confine.

Stando a quanto viene riportato da Federvini l’Italia ha perso l’1,5% lo scorso anno, con una modesta contrazione dello 0,6% in termini di quantità prodotte. Ciò nonostante ha primeggiato con i vini bianchi, riuscendo ad aumentarne l’export e anche la produzione.

Ma il sistema Italia possiede un altro asso nella manica, del quale si sta parlando da alcuni mesi a questa parte: la volontà di usare una nuova etichettatura a marchio “eroico”, per valorizzare anche il contesto agricolo, la maestria di coltivazione ed altri aspetti immateriali delle produzioni Eroiche.

Parliamo di vigneti che crescono in zone anche molto impervie del nostro Paese, come quelli che si trovano sui terrazzamenti scoscesi delle Cinque Terre in Liguria o sui rimandi delle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio Unesco, con pendenze fortissime: la maggior parte appezzamenti coltivati  da lungo tempo, che richiedono che il vignaiolo indossi scarponi da montagna per avere una buona stabilità tra le tante rocce presenti, imbracatura per lavorare in sicurezza con quelle pendenze e carrelli che scorrono lungo binari a cremagliera per il trasporto del raccolto.

A questo scopo il Comitato Tecnico Scientifico Il CERVIM (Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana), organismo internazionale nato con lo specifico compito di promuovere e salvaguardare la viticoltura eroica, ha definito i criteri identificativi per poterla definire tale: pendenza del terreno superiore a 30%; altitudine superiore ai 500 metri s.l.m.; sistemi viticoli su terrazze e gradoni; viticoltura delle piccole isole.

Infatti, il decreto sui vigneti eroici, già riconosciuti dal Testo Unico del Vino, ha istituito una vera e propria tutela legale operativa, con le firme della Ministeri di Agricoltura, Beni Culturali ed Ambiente. Si definiscono eroici i vigneti che “ricadono in aree soggette a rischio idrogeologico, o situati in aree dove le condizioni orografiche creano impedimenti alla meccanizzazione, in zone di particolare pregio paesaggistico e ambientale, nonché i vigneti situati nelle piccole isole”.

“Il Decreto attuativo, in cui vengono riportate la definizione di viticoltura eroica e le caratteristiche” – ha tenuto a sottolineare il Presidente del CERVIM, Stefano Celi – “rappresenta un punto di arrivo perché è la conclusione di un lavoro durato alcuni anni da parte del CERVIM e dell’ex Presidente Roberto Gaudio; ma è anche e soprattutto un punto di partenza perché rappresenta la base di un rilancio strutturato per l’intera viticoltura eroica e per i territori in cui essa gravita.”

Intanto la FIVI VI chiede l’alleggerimento burocratico a gran voce, non solo per le aziende produttrici di vino ma per tutte quelle del comparto agricolo italiano.