Hai sicuramente sentito dire, da qualche parte, che gli zuccheri del miele sono quelli più salutari e vanno sempre bene. C’è addirittura chi sostiene che in ogni dieta debbano essere consumati abbondantemente, al posto del normale saccarosio. Ma è davvero così?
Oggi quasi tutti hanno accesso a internet. Questa è sicuramente una grande conquista per l’umanità, dal momento che, proprio grazie al mezzo, possiamo accedere a un numero potenzialmente illimitato di informazioni. Si tratta pure di un grosso limite.
Infatti, non sempre la gente possiede gli strumenti adeguati per riuscire, in qualsiasi situazione, a riconoscere una notizia accreditata, una verità incontrovertibile da una fake news. Gli equivoci possono accadere anche quando si parla di cose anticamente conosciute, come le proprietà del miele.
Gli zuccheri del miele sono i più sani di tutti, è vero oppure è falso? Lo scopriamo di seguito.
Meglio lo zucchero o il miele?
Una delle cose che ci fa immediatamente pensare agli zuccheri del miele come ai più sani tra tutti i dolcificanti è che sono prodotti al cento percento naturali.
Una migliore coscienza su tutto ciò che ingeriamo (ma anche un’incredibile sforzo pubblicitario delle aziende alimentari, che sfruttano la nostra suggestionabilità) ci induce a ricercare e acquistare merce biologica.
Bisogna aggiungere che lo zucchero raffinato, quello bianco che compriamo con più frequenza al supermercato e che mettiamo nel caffè tutte le mattine, non gode di una fama altrettanto rispettabile. Dunque, siamo condizionati, forse a ragione, a considerare il miele come l’alternativa migliore a un prodotto visto quasi come pessimo e inaffidabile.
Uno dei più antichi rimedi della nonna vuole che un cucchiaio di miele sciolto nel latte caldo riesca a curarci da molti malanni, come il mal di gola o il raffreddore. E se anche fosse tutto un effetto placebo, il sistema funziona davvero. Il più delle volte, quantomeno.
Gli zuccheri del miele: cosa c’è realmente in questo alimento?
Per fare il miele ci vuole il nettare, per fare il nettare ci vuole il fiore. No, non si tratta di una simpatica e orecchiabile canzoncina da far imparare a memoria ai bambini. Il ciclo con il quale questo prodotto della Natura viene alla luce è molto semplice e dipende quasi esclusivamente dal duro lavoro di piccoli e graziosi esseri viventi: le api.
Gli insetti amanti dei petali profumati sono sempre alla ricerca di belle piante da impollinare. Essi vengono appositamente attirati dalla soluzione dolciastra che i fiori producono e che si chiama appunto “nettare”. Una volta assunto e mischiato ad alcune sostanze che si trovano nel corpo dell’ape, l’insetto secerne il miele nel suo alveare.
Stiamo parlando, quindi, sì di un alimento naturale, ma comunque derivato da un essere animale, e ciò rende il suo consumo non etico per la maggior parte dei vegani.
Gli amanti degli animali che mangiano solo “green” staranno lontani da tutte le cinquanta varietà di miele che esistono solamente in Italia, senza alcuna eccezione. Se però tu non fai parte della categoria, sarai lieto di sapere che ciascuna di queste varietà possiede delle proprietà molto particolari e uniche. Conoscerle può aiutarti a capire quando e come assumerle, senza eccedere.
Gli zuccheri del miele: quanto se ne può consumare al giorno?
Il miele è una sostanza dolce, costituita da molti elementi come:
- acqua
- minerali
- vitamine
- glucosio
- fruttosio
- enzimi e altro
Il saccarosio non è molto differente, per quanto riguarda l’insieme dei suoi componenti, ma non ha le stesse proprietà benefiche del miele, poiché privo delle sue vitamine e dei suoi stessi enzimi.
Lo zucchero estrapolato dalla proverbiale barbabietola è comunque un alimento davvero incredibile: una piccola quantità può fornirci energie e risorse per tutta la giornata e sa rendere delizioso ogni piatto.
Entrambi gli ingredienti, nella nostra cucina, possono esserci utili con moderazione, per via degli svantaggi oggettivi che ne derivano. Sia il miele che lo zucchero sono altamente calorici.
Dunque, oltre a essere sconsigliati ai diabetici, dovrebbero essere fortemente misurati nelle diete ipocaloriche.
Gli esperti suggeriscono di non andare oltre il cucchiaino (massimo due) al giorno, sia per quanto riguarda il miele che per lo zucchero. Nel primo caso la dose corrisponde a 15 Kcal; nel secondo caso a 20 Kcal.
Ora, oltre al rischio di ingrassare, il miele può avere ulteriori controindicazioni?
Il miele fa male alla prostata?
Assolutamente no. Secondo la maggior parte degli articoli scientifici sull’argomento, anzi, il miele (specialmente quello di castagno) ha un potere antinfiammatorio superlativo. Accertato dalla stragrande maggioranza di pazienti affetti da prostatite, il connubio di questa speciale sostanza con il tè verde o altri antiossidanti può dare benefici a lunga durata.
La cosa importante, come con molti altri “sistemi bio”, è non esagerare con le quantità assunte.
Il miele fa male allo stomaco?
Non sempre, a meno che tu non sia intollerante a qualcosa che vi è contenuto. Altrimenti, il miele (anche questo è un fatto ampiamente dimostrato) può rivelarsi un’ottima cura per la gastrite.
Il miele fa bene al diabete?
Come abbiamo specificato in precedenza, chi è affetto da diabete deve stare molto attento e, a seconda delle sue condizioni, deve seguire alla lettera la dieta a lui consigliata da un medico esperto nel campo.
In generale, nei casi di diabete, zucchero e miele sono due ingredienti del tutto simili, il cui uso va limitato il più possibile.