Anche nell’anno 2021 il prosciutto San Daniele DOP ha affermato il suo trend positivo con un incremento di fatturato pari al +14%. La storica azienda si impone così come uno dei prodotti enogastronomici più venduti e consumati sul mercato. Aumento anche nei settori di produzione, lavorazione ed export.

I dati del 2021 di San Daniele DOP

Nel 2021 il Consorzio Prosciutto San Daniele si è imposto come marchio leader del settore enogastronomico italiano. Con un aumento di produzione del 3%, 2.630.000 cosce di suino lavorate, provenienti dai 45 macelli e 3.626 allevamenti italiani, l’azienda ha registrato un incremento di vendite pari al +14% rispetto al 2020 con un fatturato di circa 350 milioni di euro.

Oltre l’80% della produzione è stata destinata al comparto italiano mentre il restante ha oltrepassato i confini nazionali. I dati inerenti all’export ci dicono che il 56 % si è collocato nei paesi esteri facenti capo all’UE, con Francia, Stati Uniti e Germania in testa.

Anche la produzione di vaschette pre-affettato ha visto un incremento del dell’8%. Le confezioni certificate sono state 23,1 milioni con oltre 400 mila prosciutti lavorati. I dati aziendali sono così in netta contrapposizione con quelli di vendita del restante mercato salumificio italiano

San Daniele DOP: nel 2021 il fatturato cresce del +14% - Sapori News

Il commento del presidente Giuseppe Villani

Il presidente del Consorzio San Daniele, Giuseppe Villani, ha espresso la sua soddisfazione per gli ottimi risultati ottenuti nel 2021. I risultati più che positivi registrati nel mercato interno e nell’ export pongono l’azienda di fronte a nuove sfide di marketing di livello internazionale.

Nonostante il periodo pessimo causato dalla pandemia di Covid-19, il marchio ha dato prova di stabilità aumentando la sua produzione del 3% e le vendite di vaschette del 8 %.

Il brand San Daniele ha saputo adattarsi alle nuove regole di consumo confermando allo stesso tempo l’alta qualità dei suoi prodotti e certificando gli eccellenti dati economici.