Diffondere il valore dell’ecosostenibilità in cucina. Nasce con questo obiettivo il nuovo progetto, “Menù Consapevole”, di Lagostina e chef Cannavacciuolo.
Un valore fortemente radicato nel Dna di Lagostina che, oltre 120 anni fa, nasceva grazie alla felice intuizione di riciclare materiali di scarto per produrre le sue prime posate in ferro stagnato. Da allora l’azienda ha sempre ricercato le migliori soluzioni per limitare l’impatto ambientale nello sviluppo di nuove gamme e, ad oggi, sono numerosi gli esempi di prodotti ottenuti da materiali riciclati e a loro volta riciclabili.
A tal fine, quest’anno, Lagostina rinnova il suo impegno a favore dell’ambiente mettendo a disposizione risorse e il proprio know-how per diffondere pratiche sostenibili in cucina.
Nasce così “Menù consapevole”, un progetto che ha lo scopo di promuovere, attraverso numerose attività e alla realizzazione di ricette replicabili da tutti, la possibilità di ridurre consumi ed eventuali sprechi in cucina.
Il progetto, lanciato con un video messaggio da Antonino Cannavacciuolo, in questi giorni sui canali digitali di Lagostina, durerà tutto l’anno e avrà, dunque, come ingrediente speciale la sostenibilità. Durante i 12 mesi del 2022, infatti, partner, ambassador e membri della community Lagostina saranno invitati a cimentarsi nella realizzazione di piatti che utilizzano poca acqua e energia, o che siano antispreco e con ingredienti a km 0.
Le ricette create avranno, così, il compito di fornire indicazioni sulle giuste quantità e qualità degli ingredienti utilizzati, nonché svelare trucchi di preparazione e strumenti ideali per una cucina a basso impatto ambientale senza rinunciare al gusto e alla bontà tipiche della cucina italiana. Un esempio su tutti, l’utilizzo della pentola a pressione che, con un basso consumo d’acqua e ridotti tempi di cottura, permette di risparmiare risorse e al contempo conservare al meglio le proprietà degli ingredienti impiegati.
A sostenere il progetto, oltre allo chef stellato Cannavacciuolo, ci saranno anche aziende, media e volti noti del mondo del food e amanti della natura che, in occasioni speciali dell’anno, forniranno originali contributi sul tema cucina e ambiente.
Tanti i testimonial del progetto
Tra questi: Giovanni Soldini, velista e recordman di navigazioni estreme che, da quest’anno, aderisce anche al programma di Ocean Literacy, promosso dall’UNESCO e che mira ad aumentare consapevolezza e conoscenza di tutti sul mare; Tessa Gelisio, conduttrice e autrice televisiva, scrittrice, blogger e Presidente dell’Associazione ambientalista forPlanet Onlus; Sonia Peronaci, imprenditrice digitale e storica fondatrice di Giallozafferano ora volto e promotrice del sito che porta il suo nome e della sua redazione Sonia Factory.
Ma non solo, Lagostina, attraverso concorsi, promozioni e mini-eventi, che saranno svelati nel corso dell’anno, coinvolgerà tutti i membri della sua community nella partecipazione al progetto al fine di sensibilizzare e promuovere il più possibile l’ecosostenibilità in cucina. Infine, le ricette raccolte durante tutte le attività daranno vita al “Menù consapevole” e saranno, poi, diffuse da Lagostinasulla propria app, sui canali social e un sito web dedicato per renderle disponibili a tutti.
Lagostina per la sostenibilità
Lagostina, con questo progetto, si augura di dare un importante impulso verso scelte sostenibili in azioni quotidiane, come il cucinare, che coinvolgono tutti.
Nel frattempo, continua, come sempre nella sua lunga storia, ad impegnarsi per prima in favore dell’ambiente.
Alcuni esempi: l’88% dell’acciaio inossidabile 18/10 utilizzato ad Omegna è riciclato, i fondi in alluminio delle pentole sono composti esclusivamente da alluminio riciclato, il processo di lucidatura, pulitura e saldatura delle maniglie non spreca acqua ma riutilizza sempre la stessa dopo averla filtrata e depurata.
Non solo, anche la logistica è sempre più improntata all’ecosostenibilità, infatti Lagostina ha eliminato il 90% della plastica utilizzata durante il processo di confezionamento e spedizione e si è dotata negli anni di un magazzino di ultima generazione che, con una superfice ridotta del 60% rispetto ad un magazzino di stoccaggio della stessa capacità, grazie alla perfetta coibentazione, non necessita né di riscaldamento né di climatizzazione