Il liquore alla mandorla è l’ideale per coloro che amano sperimentare in casa e offrire agli ospiti digestivi gustosi home-made.
Sicuramente offrire agli ospiti cibi o bevande fatte a mano è una bella soddisfazione e un modo per far sentire gli invitati ancora più coccolati.
Inoltre, è un modo per utilizzare le mandorle, se ne abbiamo in abbondanza.
Preparare un liquore alla mandorla casalingo richiede alcune accortezze, ma il procedimento è piuttosto semplice ed è quello classico per tutti i liquori.
Vediamolo nel dettaglio.
Liquore alla mandorla: partiamo dalla raccolta
Innanzitutto, è bene partire dalla raccolta delle mandorle: il frutto può essere acquistato direttamente da un agricoltore, il quale fornirà tutte le informazioni sulla pianta e la raccolta, così da non rischiare di usare frutti poco maturi o addirittura velenosi.
Come le mandorle amare, che non sono commestibili e molto rischiose per le persone intolleranti.
Di solito le mandorle sono raccolte nel periodo tra agosto e settembre, direttamente dalla pianta con lunghi bastoni chiamati “verghe”.
Una volta raccolte, possono essere essiccate e tostate, sgusciate e conservate anche nel freezer.
Liquore alla mandorla: come farlo?
Il liquore alla mandorla, come anticipato, è un’ottima idea sia come digestivo da offrire a fine pasto ad amici e parenti sia come regalo per un’occasione speciale.
Infatti, in alcune località italiane si è soliti donare agli invitati a pranzo o cena per ringraziarli della loro presenza, proprio una bottiglia di liquore fatto a mano.
Il liquore, che nel colore non può che ricordare la mandorla, è cremoso, con aromi avvolgenti che rimandano al frutto.
Inoltre, conserva tutte le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie delle mandorle.
Per la preparazione bisogna partire dagli ingredienti: le mandorle, ovviamente, l’alcol, la cannella e lo zucchero.
Quindi per prima cosa bisogna procurarsi una buona quantità di mandorle, in base a quanto liquore si desidera fare.
Sgusciate le mandorle, si procede a frantumarle grossolanamente.
Prendere, poi, una manciata di frutti e porli in un barattolo capiente, recentemente sterilizzato con chiusura ermetica.
Alle mandorle, vanno aggiunti l’alcol a 70° gradi, la cannella, lo zucchero e l’acqua.
Il composto va ben miscelato e lasciato macerare per circa 15 giorni, lontano dalla luce.
Ogni tanto, il liquido va scosso per amalgamare meglio gli ingredienti.
Trascorso il tempo consigliato, il liquido va filtrato con una garza o un colino, versato in bottiglie di vetro scure, anch’esse sterilizzate e riposto in un luogo fresco e asciutto.
Per permettere al liquore alla mandorla di mantenere un ottimo stato di conservazione, bisogna riporlo in un luogo al riparo dalla luce.
Dolci e liquori: il connubio perfetto
Il digestivo deve adattarsi al sapore e alla consistenza del dolce servito, ma in generale consumare un dolce bevendo un liquore è una cosa davvero comune e molto piacevole.
È la conclusione perfetta di un momento di convivialità, condiviso con le persone più care.
In particolare, il liquore alla mandorla può essere abbinato a dessert e biscotti secchi, esaltandone il gusto.
Perché non servirlo con la pasta di mandorla? Gli ospiti saranno avvolti da un tripudio di sapore e profumo, trasportati in Sicilia ad ogni sorso.
Inoltre, è utilizzato per preparare torte e ciambelle e versato in piccole dosi su gelati e macedonie.
Avendo, poi, un grado alcolico moderato, si presta bene anche alla preparazione di cocktail, per insaporire creme o la bagna in pasticceria.
Perfetto anche per correggere il caffè: bastano 5ml nella tazzina per spezzare l’amaro del caffè.
Piccolo consiglio: non versare sul caffè bollente, ma attendere che si raffreddi.
Anche il liquore alla mandorla va servito freddo, conservato lontano dalle fonti di calore, per esaltare tutto il profumo ed il retrogusto della mandorla.