Si è tenuto il 16 novembre il secondo Congresso Europeo del Riso. Sede dell’incontro il palazzo Lombardia a Milano.
Fra i punti cardini dei discorsi la sostenibilità agronomica e ambientale della risicoltura, che ha avuto ampio spazio anche in relazione ai temi attuali sulle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Fra i primi a prendere la parola Marco Romani, dirigente del dipartimento di agronomia e protezione delle colture del Centro Ricerche sul riso. Nel suo discorso ha approfondito le pratiche agronomiche e le tecniche di coltivazione privilegiate per un uso sostenibile delle risorse idriche e per la mitigazione delle emissioni di gas serra.
Fra le pratiche proposte dal dottor Romani senza dubbio ha trovato risalto la tecnica della sommersione invernale. Prima di tutto è importante sottolineare che la risicoltura non spreca risorse utilizzando acqua “di passaggio” fra i monti e il mare.
La sommersione invernale per una risicoltura sostenibile
La tecnica delle sommersione invernale prevede appunto la sommersione degli appezzamenti a fine della stagione colturale per un periodo che va da dall’autunno inverno fino alla primavera successiva.
In questo modo vengono ricaricate le falde e si favorisce l’assorbimento da parte del terreno dei residui colturali, diminuendo al tempo stesso le emissioni di gas metano derivante dai processi di degradazione dei residui di lavorazione.
I lavori del Congresso europeo del riso
Importanti interventi sono seguiti a quelli del dottor Marco Romani.
Pedro Monteiro, vice presidente della Casa do Arroz, ha voluto sottolineare l’unicità del patrimonio varietale del riso japonica portoghese, in particolare del Carolino.
La coltivazione di questa varietà si estende su circa 30’000 ettari nelle zone lambite dai fiumi Mondego, Tejo e Sado.
Francois Clement, direttore e responsabile tecnico del centre Francais du Riz, ha posto l’attenzione sulla tutela della biodiversità animale e vegetale derivanti da una buona coltivazione del riso. Nella zona della Camargue le risaie sono in grado di preservare l’habitat delle zone umide e dare spazio per la riproduzione a molte specie animali.
Nelle ore immediatamente precedenti l’inizio dei lavori del congresso si è tenuta una conferenza stampa con tutti i protagonisti per presentare il programma “Sustainable EU Rice- don’t think Twice”.
Il programma finanziato dall’Unione Europea, si pone come obiettivo quello di diffondere la conoscenza sulla produzione risicola, e, al tempo stesso, dare maggior consapevolezza del valore ambientale di una corretta risicoltura.
La mattina di lavoro si è conclusa con uno show cooking che ha dato risalto alle diverse qualità del riso dei paesi rappresentati.