Il caffè sospeso è una bellissima tradizione tutta italiana, radicata profondamente nella cultura e nelle tradizioni del nostro paese: un modo per condividere la propria “fortuna” e per regalare gioia.
Breve storia del caffè italiano
La storia del caffè in Italia risale al XVI secolo, quando i primi chicchi di caffè giunsero in Europa dall’Arabia. Si racconta che inizialmente, il caffè era considerato una bevanda esotica e di lusso, riservata esclusivamente alle classi nobili e all’aristocrazia. Ma il caffè era destinato a conquistare il cuore degli italiani ed infatti si diffuse rapidamente in tutto il paese.
Nel corso dei secoli, l’Italia è diventata indiscutibilmente il regno del caffè, con i suoi bar, le sue caffetterie e soprattutto con le tradizioni consolidate, tra cui quella del caffè sospeso.
Si dice che le prime caffetterie italiane, chiamate “botteghe del caffè”, nacquero a Venezia nel XVII secolo: questi luoghi diventarono presto punti di incontro per intellettuali e commercianti, ed erano luoghi dove si discuteva di politica, si facevano affari sorseggiando caffè.
Ma fu a Napoli che il caffè prese una connotazione speciale. Qui nacque il caffè espresso, una delle invenzioni italiane più celebrate. A metà del XIX secolo, i caffè napoletani iniziarono a servire il caffè in tazzine piccole e ad aggiungere un tocco di schiuma sulla superficie. Questo stile di servizio divenne noto come “espresso”, perché il caffè si preparava e si serviva rapidamente, esprimendo così tutta la sua intensità e aroma.
Oggi, l’Italia è famosa in tutto il mondo per l’arte del caffè espresso, e le caffetterie italiane sono luoghi in cui ci si reca non solo per gustare una tazza di caffè, ma anche per vivere un’ esperienza sociale.
Gli italiani amano sostare al bancone del bar, sorseggiando il loro caffè espresso e scambiando chiacchiere con il barista o con gli amici, ed caffè è diventato un momento di pausa e di convivialità nella frenesia quotidiana.
Il caffè sospeso, una tradizione affascinante
Una delle tradizioni più affascinanti del caffè è quella del caffè sospeso: un antico gesto di generosità che è diventato un vero fenomeno culturale e simbolo di una comunità. Il caffè sospeso nasce a Napoli negli anni della seconda guerra mondiale, come gesto di solidarietà verso chi, in quegli anni così difficili, non poteva permettersi neppure un caffè.
L’idea di base era semplice ma potente: quando una persona fortunata si recava in un bar per prendere un caffè, poteva decidere di pagare per due. Il secondo era un caffè “sospeso”, lasciato in sospeso per una persona meno fortunata che avrebbe potuto goderne in un momento di bisogno: era un modo – bellissimo e tutto italiano – di condividere con il mondo la propria “fortuna”, era come “offrire un caffè al mondo” per ringraziare della propria situazione favorevole.
Secondo altri invece, questa antica tradizione nasce dalle dispute che si accendevano tra gli amici al momento di pagare il caffè: tra chi consumava e chi riteneva di dover pagare capitava che avanzasse del “credito” che non veniva richiesto indietro ma diventava un caffè sospeso per chi veniva dopo.
Una tradizione che si è evoluta
Negli anni successivi alla guerra, il caffè sospeso si diffuse in tutta Italia : i bar infatti diventarono punti di riferimento per le persone che avevano bisogno di un sostegno, non solo per il caffè, ma anche per un momento di calore umano e solidarietà. La tradizione del caffè sospeso divenne un simbolo di comunità, di vicinanza e di sostegno reciproco.
Col passare del tempo, il gesto del caffè sospeso si è evoluto. Non era più solo una questione di caffè, ma poteva includere anche altri prodotti come il cappuccino, il tè o persino un pasto. Le persone si sentivano spinte a condividere non solo il piacere della bevanda, ma anche il nutrimento e la gentilezza.
Qualsiasi sia la sua origine, questa tradizione è diventata così comune che adesso è essa stessa parte integrante del caffè, e della sua storia affascinante e coinvolgente: negli anni passati si è deciso perfino di istituire la giornata del caffè sospeso, che coincide con la giornata internazionale dei diritti dell’uomo. Un modo per celebrare una tradizione che esprime tutta la convivialità e mutualità che appartengono a questa bevanda ed al modo tutto italiano di concepirla.