La Regola è un’azienda vitivinicola toscana che nasce da una tradizione di famiglia.
Fu, infatti, il bisnonno di Luca e Flavio Nuti, gli attuali proprietari, ad iniziare ai primi del ‘900 una limitata produzione di vino, destinata al consumo familiare.
La Regola, un’azienda di famiglia
La zona
Il paesaggio che circonda i vigneti, inoltre, è spettacolare, con le colline circostanti digradanti verso il mare, ricche di boschi di querce da sughero.
I vini
Oltre a coltivare vitigni autoctoni, come il Sangiovese ed il Vermentino, l’azienda ha unito anche vitigni francesi a bacca bianca e rossa tra i quali spicca il Cabernet Franc che costituisce l’uvaggio del vino più importante: il Cru “La Regola”.
L’azienda produce, inoltre, un passito da uve di Trebbiano, Malvasia e Colombana , Il “Sondrete”, e tre spumanti metodo classico da Manseng e Chardonnay o da Pinot Noir.
I vini più significativi de La Regola
Tra i vini prodotti ecco STRIDO Toscana Rosso I.G.T., LA REGOLA Costa Toscana Rosso I.G.T. , VALLINO Costa Toscana Rosso I.G.T , LIGUSTRO Costa Toscana Rosso I.G.T, ROSÈGOLA Costa Toscana Rosato I.G.T., tutti con etichette contraddistinte da un simbolo ispirato agli Etruschi, storici abitatori della zona.
Gli spumanti
La Cantina
Un discorso a parte merita la cantina, che è alimentata da energia pulita ed è, quindi, ecosostenibile, rispecchiando il territorio della Maremma, che è ancora oggi incontaminato.
Non solo una cantina, però, perchè la visione è quella di creare un ambiente dove trovare una connessione tra arte, natura e uomo. Un legame che si dovrebbe sempre mantenere vivo, nonostante il progresso, o forse proprio grazie ad esso, diffondendo uno stile di vita più rispettoso della natura.
L’arredamento dei locali adibiti alla vendita, la sala convegni, la sala per la degustazione e gli spazi comuni è stato curato dall’architetto di interni Giorgio Balestri, che si è occupato anche di dare ai 2.000 metri quadri della cantina un effetto poco impattante sul paesaggio, grazie a colori caldi ripresi dalla natura. Nel rispetto dell’ambiente, inoltre, ha usato materiali ecologici, come ferro e cemento e luci soffuse a led, che creano un’atmosfera accogliente.
Il progetto, realizzato con materiali di bioedilizia, è del noto architetto Sergio Scienza, che ha progettato varie cantine in Toscana, Piemonte e Trentino.
Entrando nella cantina, poi, si ha la sensazione di entrare in un museo dalle affascinanti pareti affrescate.
Il Maestro Stefano Tonelli, infatti, ha dipinto un’opera, realizzata in cinque mesi, che misura circa 46 metri lineari per 4 di altezza. E’ stata realizzata con colla, cenere e colori acrilici mischiati con leganti, per una maggiore resistenza sulle superfici.
Il tema a cui si è ispirato è stato quello della celebrazione degli Etruschi, che hanno abitato la valle del Cecina fin dall’antichità.
Claudia Di Meglio