La vendemmia 2024 si presenta per certi versi complicata e ricca di sfide, e per Cantina Pizzolato – da sempre impegnata nella produzione di vini biologici – rappresenta un momento cruciale ed estremamente importante, ed è iniziata con qualche giorno di anticipo

La consueta analisi di Regione e Veneto Agricoltura prevede per la vendemmia 2024 una stagione segnata da frequenti precipitazioni e dalle sfide causate dalle malattie fungine. Nonostante queste difficoltà, si stima un aumento della produzione complessiva di uva in Veneto rispetto al 2023, sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo.

La riduzione minima registrata nel prezzo, in agricoltura tradizionale, dell’uva glera destinata a Prosecco DOC per l’annata 2024 è una diretta conseguenza delle dinamiche di mercato che hanno influenzato l’andamento economico del settore.” commenta Settimo Pizzolato, vicepresidente Gruppo Vitivinicolo Confindustria Veneto Est e Presidente della Cantina Pizzolato

Cantina Pizzolato, una realtà biologica dal 1991

Dal 1991, la Cantina Pizzolato si dedica alla produzione biologica, un percorso che esprime un forte rispetto per l’ambiente e un impegno concreto verso la sostenibilità. “Produrre vini biologici non è solo una questione di qualità, ma una responsabilità nei confronti dell’ambiente e delle future generazioni,” dichiara Settimo Pizzolato, presidente della Cantina Pizzolato. La raccolta delle uve biologiche è iniziata con qualche giorno di anticipo rispetto al solito, segnalando un’annata unica e ricca di sfide. La vendemmia 2024 rappresenta dunque un momento cruciale per la cantina, da sempre dedita alla produzione di vini biologici.

Per quanto riguarda l’agricoltura biologica, la situazione è stata notevolmente diversa. L’annata è stata particolarmente difficile a causa delle abbondanti piogge che si sono protratte per lunghi periodi, fino a giugno inoltrato, richiedendo notevoli sforzi per preservare le uve. Tuttavia – continua Settimo Pizzolato – il prezzo dell’uva glera destinata alla produzione di Prosecco DOC biologico, nonostante le difficoltà dell’annata, è rimasto stabile.”

La vendemmia biologica in un’ annata complicata

In quella che da molti operatori è stata definita come l’annata più complicata di sempre, in cui le frequenti precipitazioni primaverili hanno favorito lo sviluppo di malattie fungine, come la peronospora e l’oidio, è stata necessaria tutta la professionalità e l’efficienza delle pratiche agronomiche con frequenti interventi tempestivi e mirati per proteggere le viti. 

 “Sono profondamente dispiaciuto e amareggiato nel constatare che molte aziende hanno scelto di ritornare all’agricoltura convenzionale. Questa decisione rappresenta una sconfitta significativa, evidenziando una preoccupante mancanza di sensibilità e visione per il rispetto dell’ambiente e delle persone. L’egoismo prevale sulla visione collettiva e il rispetto dell’ambiente passa in secondo piano. Per me, che da oltre quarant’anni mi dedico alla viticoltura biologica senza compromessi, è impensabile arrendersi, nonostante le crescenti difficoltà legate soprattutto al cambiamento climatico; questo è un chiaro segnale che abbiamo già superato i limiti dello sfruttamento della terra. Il presente e il futuro non risiedono nell’agricoltura convenzionale, ma seguono l’esempio di colleghi che, guidati da valori sinceri, modificano il loro approccio per adottare pratiche biologiche, implementando tutte le tecniche possibili per proteggere le colture senza compromessi,” conclude Settimo Pizzolato.

Il Bilancio sociale 2023 di Cantina Pizzolato

Cantina Pizzolato crede fermamente nell’utilizzo di metodi agricoli sostenibili che rispettano la biodiversità e riducono l’impatto ambientale, non solo come tendenza passeggera ma come metodologia necessaria alla salvaguardia del nostro pianeta. Questi sforzi trovano poi coronamento in quell’importante documento che è il Bilancio Sociale 2023: un’importante testimonianza dell’impegno della Cantina Pizzolato come “custodi della terra”, una responsabilità che ogni giorno li guida nella gestione sostenibile delle risorse naturali. Come sottolinea Settimo Pizzolato “Sentiamo la grande responsabilità di operare attraverso un sistema di produzione che eviti lo sfruttamento delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell’acqua e dell’aria, utilizzando tali risorse all’interno di un modello di sviluppo che possa essere sostenibile e durare nel tempo.”