Dal formaggio con i vermi al pesce fermentato più puzzolente che tu possa immaginare, questa breve galleria ti porterà a scoprire alcune delle pietanze più estreme e bizzarre che il mondo ha da offrire. Pronto a lasciarti stupire (o forse spaventare)? Allaccia il grembiule, perché iniziamo un viaggio ne…gli orrori da gustare!
Quando si parla di cibo, il mondo offre un’infinità di sapori e tradizioni culinarie, alcune delle quali sono decisamente… estreme. Alcuni piatti sono considerati vere e proprie sfide culinarie per via dei loro odori intensi, della consistenza insolita o della loro preparazione inusuale. Ecco una carrellata di “orrori da gustare” che lasciano davvero il segno (nel bene o nel male). Ti è mai capitato di assaggiare qualcosa che ti ha fatto pensare: “Ma chi è che mangia questa roba?!”. Se la risposta è sì, sappi che non sei solo. Il mondo della cucina è pieno di piatti che dividono il pubblico: c’è chi li considera autentiche delizie e chi, invece, li etichetta come autentici “orrori da gustare”.
Surströmming: il re delle aringhe puzzolenti
Direttamente dalla Svezia, il surströmming è una specialità a base di aringhe fermentate. Suona innocuo, vero? Peccato che il suo odore sia così pungente da essere stato definito uno dei peggiori al mondo. Si dice che aprire una lattina di surströmming in un luogo chiuso sia una vera condanna per le narici. Gli svedesi lo adorano, ma se vuoi provarlo, meglio farlo all’aperto e con una buona dose di coraggio.
Balut: l’uovo che divide il mondo
Il balut è una prelibatezza tipica del Sud-Est asiatico, in particolare delle Filippine e del Vietnam. Si tratta di un uovo di anatra fecondato, contenente un embrione sviluppato. Per molti è una fonte di proteine e una leccornia, ma per chi non è abituato, l’idea di addentare un uovo con piume, ossa e becco può risultare decisamente scioccante.
Casu marzu: il formaggio che “vive”
Dalla Sardegna arriva un formaggio famoso per un motivo molto particolare: contiene larve vive! Il casu marzu è un pecorino che viene lasciato fermentare grazie all’azione di mosche che depositano le loro uova al suo interno. Il risultato è un formaggio morbido e dal sapore intenso, ma richiede stomaci di ferro. Attenzione: le larve saltano!
Hakarl: lo squalo fermentato islandese
In Islanda, l’hakarl è considerato un piatto tradizionale, ma è anche noto per essere uno dei cibi più difficili da apprezzare. Si tratta di carne di squalo lasciata fermentare e poi essiccata per mesi. L’odore ricorda l’ammoniaca e il sapore non è da meno. Anthony Bourdain, famoso chef e critico gastronomico, lo ha definito “la cosa più disgustosa mai assaggiata”.
Escamoles: il “caviale” di formiche
Considerato una prelibatezza in Messico, gli escamoles sono uova di formiche raccolte dalle radici dell’agave. La consistenza è cremosa e il sapore è sorprendentemente delicato, simile al burro. Nonostante ciò, per molti l’idea di mangiare uova di insetti è sufficiente per far passare l’appetito.
Sannakji: il polpo vivo della Corea del Sud
Hai mai provato un piatto che si muove nel piatto? Il sannakji è un polpo servito crudo, ma con una particolarità: i suoi tentacoli sono ancora in movimento. Questo perché viene servito appena tagliato. La sfida più grande non è il sapore, bensì riuscire a masticare bene i tentacoli che, a causa dei riflessi nervosi, possono attaccarsi alla bocca o alla gola.