Senso, l’ultimo progetto guidato dallo chef Alfio Ghezzi in partnership con l’Hotel Eala, 5 stelle lusso sulle sponde del Lago di Garda, punta a sorprendere con la semplicità.
Parliamo di un ristorante fine dining che si avvale della collaborazione del resident chef giapponese Akio Fujita.
Un panorama mozzafiato, unito alla qualità eccezionale dei piatti, lo rende un luogo dove godere di momenti indimenticabili, in pieno relax.
In questo scorcio di paesaggio si uniscono montagna e lago. Un’unione che continua e trova spazio anche nella cucina dei due Chef.
Ogni piatto utilizza, infatti, prodotti locali e pescato proveniente dal lago stesso.
Al Senso il pesce di lago la fa da padrone: sarde, coregoni, pesce persico sono alla base dei piatti che Senso propone tutto l’anno, come il piatto Carpione del carpione, che è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica del ristorante.
Nel periodo autunnale vengono proposti anche piatti della selvaggina locale come, ad esempio, capriolo e altre prelibatezze trentine.
Riso zafferano e porcini. Il classico risotto che sogni in una serata autunnale. Caricato di tutti i suoi ingredienti è un risotto generoso, senza fronzoli e senza gioco di consistenze. I funghi porcini sono in crema.
E’ proprio grazie alla qualità dei prodotti, di base già alta, che lo chef ha potuto svolgere un lavoro di perfezionamento per quanto riguarda la lavorazione delle verdure, rendendo pietanze povere e della tradizione, come zucchine e fagiolini, degli autentici capolavori.
Dalla terra trentina viene anche lo Shiitake, fungo di origine giapponese, che Akio Fujita propone in menù servito con la sua emulsione, birra e una tartare di coregone.
Il gusto della terra si riversa in ogni piatto anche grazie all’uso esclusivo del profumato olio d’oliva extravergine realizzato con olive del Garda.
L’esperienza culinaria al ristorante “Senso” è un vero e proprio viaggio alla scoperta di sapori, gusti e consistenze ricche di significato e storia del territorio.
I due menù proposti dal ristorante Senso
Per assaporare e godere al massimo delle prelibatezze servite, i due chef propongono due diversi menù degustazione.
“Senso” è il menu principale, da 150€, 9 portate per un viaggio incredibile dalle esperienze organolettiche uniche.
Il menù “Antologia” prevede, invece, 6 portate e un costo di 110€.
In combinazione con questi due menù c’è anche una doppia proposta per quanto riguarda la degustazione dei vini, una da 50 € e una da 70€.
La cantina dei vini, un percorso nel territorio alpino
Il buon mangiare, come d’obbligo, va insieme al buon bere.
A questo proposito il sommelier di casa Manuele Menghini ha organizzato un’imponente cantina con centinaia di etichette.
Una selezione dei migliori prodotti della viticoltura delle Alpi.
Ispirato dalla cucina dei due chef Gezzi e Fujita, Manuele Menghini ha selezionato ben 700 vini per la cantina del “Senso”.
Etichette che propongono agli ospiti un vero e proprio viaggio fra persone, territori, gusti e da cui nascono abbinamenti spesso insoliti.
Gusti insoliti ma allo stesso tempo capaci di valorizzare ciascun piatto e creare un legame tra sala, cucina e ospite.
Lo stesso Menghini spiega che la sua selezione prende spunto dalla storia che si nasconde dietro la produzione degli stessi vini, dall’aspetto umano, ma anche dall’identità dei territori e dal rispetto dell’ambiente.
Per Menghini, infatti, sono più importanti la qualità e le sensazioni che un vino può dare rispetto all’ altisonanza dell’etichetta.
L’abbinamento tra cibo e vino, in un’alternanza di acidità, dolcezza e sapidità, ha lo scopo di dare valore all’ingrediente singolo e al piatto, esaltandone i sapori.