La Conferenza annuale dei soci del Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola si è svolta presso il Cosmo Hotel di Milano. Il presidente del Consorzio, Renato Invernizzi, insieme ai produttori di Gorgonzola DOP e coadiuvato da alcuni autorevoli interventi esterni, ha fatto il punto sugli scenari di mercato del gorgonzola, sul consumo e l’export di questo formaggio nel mondo e sulla fondamentale attività di vigilanza e tutela portata avanti dal Consorzio nel 2012, non solo in Italia ma anche all’estero.
In questa giornata dedicata al Gorgonzola DOP, ai produttori e alle migliaia di aziende agricole che contribuiscono a creare un indotto che fa di questa DOP un’importante realtà non solo gastronomica, ma anche economica e culturale del nostro paese, non potevano mancare momenti dedicati anche alla degustazione. Gli ospiti sono stati infatti guidati dal celeberrimo chef pasticcere Ernst Knam in una degustazione a base di gorgonzola e cioccolato di diversi tipi.
Ecco i principali dati emersi dall’incontro:
LA PRODUZIONE – Nel 2012, dopo anni di continua crescita, la produzione di formaggio Gorgonzola DOP subisce un lieve rallentamento chiudendo l’anno con 4.156.966 forme prodotte (-0,89% rispetto al 2011). Scorporando il dato tra le uniche due regioni italiane in cui viene prodotto il gorgonzola che può fregiarsi della prestigiosa DOP, il Piemonte copre il 66,8 % della produzione totale, mentre la Lombardia si è attestata al 33,2%.
La tipologia dolce rappresenta sempre il 91,5% della produzione e quella piccante il restante 8,5%; mentre il gorgonzola prodotto con latte proveniente da agricoltura biologica rimane ancora una realtà “marginale”.
I CONSUMI – Pur rimanendo invariato il prezzo sugli scaffali dei supermercati, crescono del 2,3% le famiglie con consumano gorgonzola DOP sul territorio nazionale, con conseguente aumento dei volumi (+3,6% rispetto al 2011) e un inaspettato incremento degli acquisti al Sud. I maggiori canali d’acquisto restano supermercati e ipermercati, ma crescono i discount (+2,6% sul volume 2011) dove il prezzo medio di vendita è inferiore di quasi 2 euro al kg rispetto ai supermercati e di oltre 3 euro rispetto ai negozi tradizionali. All’interno dei punti vendita il prodotto al banco taglio è il più venduto, ma cresce l’importanza del take away (+21,3%).
L’ESTERO – Nel 2012 le esportazioni nel mondo crescono del 4%. All’Europa è destinato l’80% del totale, per la maggior parte diretto in Francia e Germania, con buone performance anche del Regno Unito (+1,7%) e dei Paesi dell’est. Per quanto riguarda il resto del mondo, più che positive le esportazioni verso gli Stati Uniti (+15,6%), dove nel 2012 si sono consumate 462 tonnellate di gorgonzola, e verso l’Asia in generale (+29%).
LA VIGILANZA – Nel 2012 il Consorzio per la tutela del formaggio gorgonzola ha effettuato, con casualità e imparzialità, ben 424 campionature di formaggio Gorgonzola DOP che quest’anno hanno coperto, in particolare, il 100% della distribuzione nelle regioni Lazio, Umbria ed Abruzzo.
Lo scorso settembre, presso l’EUROPOL dell’Aia e in collaborazione con l’INTERPOL di Lione, il Consorzio ha fornito il suo supporto nel corso di OPSON 2, un’operazione di controllo sulle attività Import-Export, intra ed extra-CEE, sull’utilizzo e la rispondenza delle indicazioni che avevano come riferimento le principali denominazioni comunitarie protette, tra cui anche la DOP Gorgonzola. L’operazione OPSON 2, inserita nel piano UE di contrasto e lotta alla contraffazione, alle potenziali frodi commerciali e all’indebito sfruttamento della proprietà di marchio intellettuale, ha avuto l’adesione di 27 paesi, inclusi gli USA.
Gli agenti vigilatori del Consorzio hanno fornito, inoltre, il loro supporto tecnico a seguito di numerosi interventi svolti sul territorio nazionale dal Corpo Forestale, dal Nucleo Antifrodi Carabinieri (NAC), dalla Guardia di Finanza e dal Comando Carabinieri per la tutela della Salute (NAS), tesi al contrasto delle violazioni sulla denominazione di origine protetta Gorgonzola.
LA TUTELA – L’attività di difesa legale e tutela della DOP vede ogni anno il Consorzio impegnato in questo delicatissimo campo. Il susseguirsi di casi d’usurpazione, a livello nazionale e internazionale, ben dimostra il valore intrinseco di questa DOP e proprio per questo è necessaria una costante e attenta attività di monitoraggio degli illeciti. Nel 2012 sono state più di 50 le segnalazioni di simil usurpazioni del marchio “Cg” (Consorzio Gorgonzola) o della denominazione “Gorgonzola”.
Anche all’estero aumentano i casi di prodotti commercializzati come provenienti dall’Italia e contrassegnati dal marchio DOP che in realtà d’italiano non hanno proprio nulla. Affinché l’azione legale vada a buon fine è necessario che il marchio consortile “cg” e l’indicazione geografica “Gorgonzola” siano stati preventivamente registrati in quei paesi. Nel solo anno 2012, il Consorzio ha depositato domanda di registrazione dell’indicazione geografica “Gorgonzola” in Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, India, Nicaragua e Panama e del marchio collettivo CG in Svizzera e nel U.S.A. Il Consorzio ha, inoltre, depositato domanda di registrazione del termine “Gorgonzola” quale marchio di certificazione in Cina.
L’ATTIVITA’ TECNICO-SCIENTIFICA – Combattere la contaminazione degli agenti patogeni a tutela del consumatore è da sempre la priorità del Comitato scientifico che fa capo al Consorzio. A tal fine il “Manuale di corretta prassi operativa per il formaggio Gorgonzola D.O.P.”, che segue “Buone Pratiche di Lavorazione” del 2006, è in fase d’approvazione presso il Ministero della Salute.
Il Consorzio sta portando a termine anche un progetto di valorizzazione delle proprietà alimentari del gorgonzola. La ricerca, condotta dal prof. Neviani, docente di Microbiologia degli Alimenti all’Università di Parma, e dal Prof. Del Piano, Primario di gastroenterologia all’Ospedale Maggiore Novara, intende sottolineare alcune qualità tipiche, ma forse poco conosciute, del gorgonzola: l’elevato contenuto in acidi grassi utili, o la presenza di potenziale inibitori di sintesi del colesterolo, la naturale assenza di lattosio e di glutine o, ancora, la presenza di antiossidanti naturali, sali minerali e vitamine, il tutto unito all’eccellente digeribilità di questo erborinato.