Il teatro è di scena “A’ Cantina e zi Francesca” a Napoli al Borgo del Casale, che si definisce non a caso “cucina ciaciona”, aperta ai soci su appuntamento.
A presentare lo spettacolo, allietato da gustose pietanze tutte da leccarsi i baffi (per chi ce l’ha) Ciro Zenga, Rita Tripoli e Carmine Esposito (omonimo del vivandiere che ci ha ospitato). I brani recitati erano tratti da Eduardo, Titina De Filippo Totò e Viviani, « schetch – li ha definiti il regista/attore Zenga – che si muovono tra poesia e recitazione».
La presenza della brava Rita Tripoli, fasciata nel suo vestito leopardato, a cui aggiungeva di volta in volta gli scialli e boa, cari ai personaggi di eduardiana memoria, dava un significato particolare agli intermezzi degli altri due artisti che si confrontavano con lei in certi casi con battibecchi e in altri con languide scene amorose, tratte ad esempio dai cavalli di battaglia di Titina.
C’è stato posto anche per “Er passero ferito”, attribuito a Trilussa e all’arte di Viviani con “Mast’Errico”, che racconta della corte dei miracoli del vico con cui interagisce la sua particolare famiglia che «a da campa’a tant’anne comme campa ‘o vico».
Le storie per gli aficionados del circolo “A’ cantina e zi Francesca” sono tante e a tavola come si suol dire “non s’invecchia”, le ore sono passate in perfetta convivialità tra un bicchier di vino e una porzione di lasagna, che si alternava ad ottimi manfredi con la ricotta e tant’altro ancora come la sorpresa di squisite tracchiolelle (costolette di maiale) servite fumanti in ragù che ancora “pippitiava” , insieme ad una trionfale frittura di gamberi e calamari la cui sperlunga fumante non è riuscita ad arrivare fino alla fine dell’allegra tavolata, costringendo Carmine a farne preparare un apprezzatissimo supplemento.
Non c’è stato che l’imbarazzo della scelta tra antipasti e promesse di altre serate da parte dei padroni di casa (ricordiamo con piacere la taverna allestita ad hoc, qualche Natale fa, durante il famoso Presepe Vivente del Casale) e abbiamo lasciato Francesca e Isidoro ai fornelli, Adele (la figlia addetta alle pubbliche relazioni) e Carmine per ritrovarli in una prossima tornata gastronomica – teatrale.
Mentre si sente ancora il profumo della “genovese”, che ha allietato i palati dei commensali qualche giorno fa… ma questa è un’altra storia. Con gli artisti l’appuntamento è tra non molto, sabato 12 aprile, quando si inaugurerà uno spazio tutto dedicato al benessere del corpo e dello spirito.
Si tratta del Centro Tre Orizzonti sito a Napoli in Via S.Maria di Costantinopoli, 104 ( treorizzonti@libero.it), che rappresentano le tre anime del centro: una scuola di yoga; una scuola di teatro, diretta da Ciro Zenga e naturalmente tanti spettacoli che saranno di scena venerdì e sabato (serale) e la domenica in orario pomeridiano.
Harry di Prisco