“Tonight we are young”… Sono cinque i giovani chef che il 2 di maggio saranno protagonisti del secondo appuntamento del “Menù a 10 mani” ideato da Menù à Porter, realtà torinese “gourmet” impegnata nella valorizzazione e nella promozione dell’eccellenza eno-gastronomica piemontese e realizzato da To be, leader nella comunicazione e organizzazione di eventi a Torino.
Federico Allegri (Resort San Quintino), Cesare Grandi (La Limonaia), Stefano Chiodi Latini (Villa Somis), Alessandro Mecca (Spazio7) e Alfonso Russo (Ventuno.1) : questi i nomi del pentagramma culinario ai quali si affiancherà la presenza della giovanissima “MasterLady” Alida Gotta che non ha ancora maturato esperienze in cucine vere ma si è fatta notare tra i fornelli e alla finale della quinta edizione di Masterchef .
L’evento ospiterà 150 persone per le quali ciascuno degli Chef cucinerà 1 portata principale (2 antipasti, 1 primo, 1 secondo, 1 dolce), mentre Alida Gotta curerà l’Aperitivo di Benvenuto e l’Amuse Bouche. A ciascuna delle portate sarà abbinato un grande vino piemontese.
Palazzo Ceriana Mayneri, storica sede del Circolo della Stampa dal 1957 è il luogo che ospiterà questa cooking reunion che avrà il sapore di una cucina creativa, curata, per certi versi poetica e ricca di soprese e abbinamenti che hanno poco del “sabaudo”.
Ricerca e sperimentazione vanno di pari passo con emozione e passione: come loro stessi ammettono è importante il legame con il territorio ma le tradizioni in questo caso funzionano da trampolino di lancio verso orizzonti e dimensioni che vanno ben oltre un’idea di cucina nota e rassicurante.
Nei piatti che propongono si respirano ventate di nuovo, visioni ampie e voglia di stupire.
La serata si aprirà alle ore 19,30 con l’aperitivo e i finger food di Alida Gotta accompagnati dai cocktail Martini e dai cocktail Tè firmati Damman Frères.
ALIDA GOTTA – finalista V edizione di Masterchef IL SUO AMUSE BOUCHE:
Tagliatelle di calamaro olio e limone, polvere di pomodoro e nero di seppia.
La cucina di Alida. “In punta di piedi mi sono avvicinata alla cucina e ancora più sottovoce ho iniziato a esprimermi, ho capito che amavo emozionarmi ed emozionare. Il gusto è il nostro senso più sviluppato e diretto, arriva dritto al cuore senza mentire, provocando sentimenti sempre diversi. La cucina è questo… È un modo di essere, uno stile di vita, è il nostro ponte per portare fuori dalla nostra anima tutto ciò che proviamo e sconvolgere la realtà in maniera ogni giorno diversa”.
FEDERICO ALLEGRI – San Quintino Resort – Busca (CN) IL SUO PIATTO : Scampi islandesi, Fragole e Mandorle
La cucina di Federico. “Per me la cucina è trasporto, sentimento e arte. E come ogni artista il cuoco va a correnti alternate , per lo meno io. Dei peridi in cui le idee e i concetti scorrono veloci, dal pensiero alle mani ed infine alla tavola, altre invece in cui la creatività non appaga e si ha la necessità di tornare ai legami con la terra, le tradizioni. E’ per questo che non mi piace definirmi come cuoco, perché la cucina è la mia vita, e la mia vita non è una linea retta”.
STEFANO CHIODI LATINI – Ristorante Villa Somis Torino IL SUO PIATTO: Un cortile piemontese
La cucina di Stefano. “Questo piatto nasce dall’idea di gratitudine verso il territorio. È’ un piatto che mette a confronto un’arcaica idea di richiami del nostro cortile, con accostamenti quanto mai bizzarri e quindi una fava di cacao a dare amarezza e croccantezza, un asparago disidratato e polverizzato, ora più che mai perché è il loro momento e servito per imprimere solamente un richiamo sensoriale”.
La cucina di Cesare. Il motto de La Limonaia chiarisce qualsiasi dubbio sulla filosofia culinaria di Cesare Grandi. “Food as culture”, cibo come cultura, la certezza che un piatto non deve essere solo buono e bello ma deve anche raccontare una storia. La cucina de La Limonaia è sperimentazione, studio, esaltazione di ricette antiche e popolari attraverso la loro trasformazione in piatti contemporanei e originali.
ALESSANRO MECCA – Ristorante Spazio 7 Torino IL SUO PIATTO: Churrasco d’agnello, fiori ed erbe di primavera.
La cucina di Alessandro. Integrazione, sperimentazione e contaminazione: adattarsi al luogo in cui si opera, lasciandosi ispirare dal contesto da cui si è circondati, giocando con gli ingredienti, come fa un artista scelto per esporre in un centro d’arte contemporanea. Un gioco che nasce dall’essere curiosi e dal farsi stupire, che diverte se ha origine dal rispetto e dalla selezione delle materie prime, dalla conoscenza e dalla tutela delle tradizioni gastronomiche italiane. Un gioco che, senza mai perdere di vista disciplina e rigore della semplicità nella realizzazione delle portate, rende la cucina il luogo dove sognare rimanendo con i piedi per terra.
ALFONSO RUSSO – Ristorante 21.1 ALBA (CN) IL SUO PIATTO: La perla Napoletana
La cucina di Alfonso. “La mia cucina percorre due strade ma parallele tra di loro, una fa splendere la tradizione piemontese in chiave minimal e ricercata mantenendo piatti caratterizzanti la città e il territorio, l’ altra invece, pesca a piene mani nella gloriosa tradizione gastronomica mediterranea, proponendo piatti a base di pesce e prodotti del mare, lavorati in maniera sapiente, divertente e saporita”.
UN MENU’ A 10 MANI PER….
Anche il secondo appuntamento di “Menù a 10 mani” ha una missione da compiere: sostenere l’azione dell’Associazione Marco Berry Onlus per uno dei progetti di integrazioni future per l’ospedale PEDIATRICO MAS CHILDREN.
La Marco Berry Onlus è nata meno di cinque anni fa, nel 2011, ma ha sempre avuto un unico e preciso scopo: aiutare i bambini. Sin dal 2012 ha collaborato alla costruzione e alla gestione dell’Ospedale Pediatrico Mas Children, ad Hargeisa nel Somaliland. Grazie al supporto di un’équipe medica internazionale e al coordinamento del Prof. Piero Abbruzzese, Consigliere e Direttore Scientifico della Onlus, il MAS ha visitato gratuitamente più di 35.000 bambini.
Oggi l’Ospedale è raddoppiato con 1.600mq e la degenza funziona 24 ore su 24 ma si deve ancora completare e avviare il blocco operatorio: il ricavato della serata sarà devoluto in parte a questo progetto che consentirà di curare le patologie chirurgiche in modo completo.
Il costo della serata è di 100 euro.
Le modalità di prenotazione e pagamento sono:
1) BONIFICO BANCARIO:
To Be srl
Iban: IT 51 E 03440 01003 000000207800
BANCO DESIO
Nella “Causale” occorre inserire “Cena 10 Mani”.
Una volta effettuato il bonifico, si prega di inviarne una copia all’indirizzo cenaadiecimani@tobevents.it comunicando anche il nome il cognome degli accreditati.
2) CONTANTE – Il pagamento in contante può avvenire dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 19 presso gli uffici della To-Be srl, Lungo Dora Colletta 67 a Torino Telefono: 011.19478575
3) PAYPAL -Una volta effettuato il pagamento si prega di inviarne una copia all’indirizzo mail: cenaadiecimani@tobevents.it comunicando anche il nome e il cognome degli accreditati.