Si è appena conclusa Olio Officina Festival, la kermesse sull’olio che ha visto riuniti a Milano, nella prestigiosa sede del Palazzo delle Stelline, produttori, consumatori, intenditori, appassionati e assaggiatori del pregiato nettare.
Olio Officina Festival vuol essere un panorama completo di quella che è la produzione italiana, da nord a sud della penisola, del consumo, che vede noi italiani tra i primi in classifica, e delle innovazioni in campo oleario.
Emerge in modo chiaro che l’uso dell’olio di oliva si va sempre più diffondendo, andando a sostituire altri tipi di grassi, perchè garantisce benessere e salute, grazie al suo contenuto di sostanze antiossidanti, come i fenoli, e di acidi grassi monoinsaturi che aiutano a tenete sotto controllo i livelli di colesterolo LDL (quello cattivo).
II 72% degli italiani consuma più di 1 litro di olio al mese, il 44% dispone di 3 bottiglie di olio contemporaneamente, tra queste il 98% dichiara di avere in casa olio extra vergine, 68% olio di semi e il 18% olio di oliva. La spesa media per l’acquisto di un litro d’olio si attesta su €5,5 mentre il 63% degli intervistati dichiara di comprare olio biologico.
E’ quanto emerge da una survey che Pietro Coricelli, l’azienda che dal 1939 è impegnata a tramandare con cura e devozione l’arte dell’olio extra vergine di oliva, ha commissionato a Doxa per indagare il comportamento e la conoscenza sul tema dell’olio.
I risultati sono stati presentati oggi in occasione di Olio Officina Festival durante la “Tavola Rotonda…a tavola”, organizzata dall’azienda di Spoleto per un momento di confronto su quanto il settore sia cambiato nel corso delle tre generazioni che si sono alternate in azienda e sull’approccio che il consumatore ha verso il mondo dell’olio.
La ricerca, realizzata su un campione di consumatori italiani appartenenti alla community Doxa Roamler, evidenzia come il prezzo rimane centrale (54% sceglie in base al prezzo/promozioni) per i consumatori che acquistano al supermercato, il 58% degli intervistati, tra questi il 35% risulta sensibile all’estetica del packaging mentre l’80% dichiara di affidarsi alla lettura dell’etichetta per distinguere le diverse tipologie di olio extra vergine presente sugli scaffali.
Per quanto riguarda la cultura dell’olio, il 76% degli intervistati dichiara di leggere l’etichetta, considera molto importante (68%) la provenienza dell’olio e ritiene, nel 67% dei casi, altresi importanti trovare indicazioni in merito all’utilizzo. Anche se gli italiani conoscono le proprietà, i benefici, e l’utilizzo corretto dell’olio in cucina vi è ancora una bassa conoscenza sull’approccio sensoriale e sulle differenze di gusto. Solo il 19% sa che l’acidità dell’olio non si percepisce dal gusto, mentre il 50% ritiene erroneamente che l’extra vergine di oliva “più è verde più e buono”.
“La degustazione è fondamentale per imparare a riconoscere le qualità dell’olio, per percepire le differenze, per imparare a scegliere quello più affine al proprio gusto o il prodotto migliore da abbinare ad un piatto. L’approccio sensoriale gioca un ruolo fondamentale per la conoscenza di questa preziosa materia prima e questi dati dimostrano che bisogna lavorare ancora in questa direzione. La nostra missione è da sempre quella di diffondere la cultura dell’olio e momenti come questi diventano occasioni uniche per condividere con tutti gli appassionati e i curiosi, la nostra conoscenza, frutto di oltre 80 anni di esperienza, amore e passione mia e della mia famiglia per l’olio”, afferma Chiara Coricelli.